(r.l.) Se Atene piange, Sparta certo non ride. È così che Rieti e Terni fanno sul tema della superstrada, e soprattutto della galleria Valnerina che, inaugurata appena nel 2013 (leggi e guarda le foto), è chiusa dallo scorso 9 febbraio gettando nello sconforto chi, per motivi di lavoro, svago, studio, si muove tra i due capoluoghi. Anas ha parlato di una riapertura in estate, senza indicare date precise (leggi). Ma le voci parlano di ulteriori slittamenti.
E mentre Terni deve subire l’invasione dei mezzi pesanti e un gran traffico per tir e auto costretti a bypassare la chiusura per tornare sulle arterie principali, verso il nord o le autostrade, Rieti e i reatini (così come i ternani a strade inverse) sono costretti a passare per Marmore, allungando il viaggio verso il capoluogo umbro, le autostrade o la E45, di quasi mezzora. Un incredibile ritorno al passato, un passo indietro a cinque anni fa, quando bisognava affrontare le tortuose curve di Marmore, magari dietro un tir quasi a passo d’uomo, per spostarsi da due città che invece, ultimamente, erano arrivate a “darsi la mano” con neanche 20 minuti in auto. Adesso, per andare da Rieti a Terni, ci vogliono anche 30 minuti in più.
E i disagi non finiscono più. Venendo da Terni ma soprattutto venendo da Rieti, le segnalazioni sono carenti; sulla vecchia Ternana, proprio all’imbocco della galleria, il rischio di sbattere sui segnali per chi viene da Moggio è altissimo, come più volte segnalato dagli automobilisti a RietiLife. Senza contare i problemi del viadotto San Carlo e che ancora non si vede la luce per l’ultimo tratto tra la galleria Valnerina e le gallerie di Reopasto. Tratto che rende, di fatto, la Rieti-Terni, un’incompiuta, pur essendo nodo strategico nel cuore dell’Italia.
Foto: RietiLife ©
Finalmente anche i reatini scoprono l’importanza di una strada…….ditelo anche al vostro sindaco per quanto riguarda la rieti torano…..