(Ansa) – Prima udienza dinanzi al gup del Tribunale di Rieti nell’ambito del procedimento per i crolli delle due palazzine ex Iacp-ex Ater di piazza Augusto Sagnotti ad Amatrice (Rieti), dove il 24 agosto 2016, in seguito al terremoto, persero la vita 18 persone. Oggi davanti al giudice per l’udienza preliminare Andrea Fanelli, che dovrà decidere se rinviare a giudizio i 5 indagati chiamati a rispondere dalla Procura di disastro, omicidio colposo e lesioni gravi, si sono costituite le parti civili e l’udienza è stata rinviata al prossimo 3 maggio.
Le parti civili hanno inoltre chiesto al gup la chiamata di Ater, Regione Lazio e Comune di Amatrice in qualità di responsabili civili, e il giudice si è riservato di emettere a breve un’ordinanza in tal senso. Secondo l’accusa le due palazzine furono costruite utilizzando materiali inadeguati, i pilastri risultavano molto sottili, la loro armatura era esigua e il calcestruzzo impiegato per la realizzazione delle strutture presentava una classe di resistenza bassa. Gli indagati sono quasi tutti molto anziani, a causa dei decenni trascorsi dalla costruzione degli edifici.
Si tratta di Ottaviano Boni, 79 anni, all’epoca direttore tecnico della Sogeap, impresa appaltatrice dei lavori; Luigi Serafini, 84 anni, amministratore unico della stessa società; Franco Aleandri, 84 anni, allora presidente pro-tempore dell’Istituto autonomo case popolari (Iacp); Maurizio Scacchi, 63 anni, geometra dipendente della Regione Lazio-Genio Civie; infine Corrado Tilesi, 85 anni, che all’epoca era assessore ad Amatrice. Altre quattro persone non sono più perseguibili in quanto decedute da tempo.
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