(di Paolo Giomi) La sala stracolma, la partecipazione dei presenti, e la presenza dell’intera filiera, dalle istituzioni (La Regione Lazio, con gli assessori uscenti all’agricoltura, Carlo Hausmann, e all’ambiente, Fabio Refrigeri, e i Comuni dell’intero territorio) alle associazioni di categoria, (Coldiretti), passando per le varie organizzazioni del settore (Op Latium e Consorzio Sabina Dop), è la migliore istantanea per comprendere quanto elevato sia il livello d’allarme in Sabina, dove la sferzata di gelo e neve di fine febbraio si è lasciata dietro un’enorme quantità di danni, che rischiano ora di mettere in ginocchio il settore olivicolo. Che rappresenta il cuore pulsante dell’economia di tutta la parte bassa della provincia di Rieti, e anche delle zone limitrofe della Sabina Romana.
L’incontro, organizzato congiuntamente dalla direzione regionale di Coldiretti, da Op Latium, e dal Consorzio Sabina Dop, ha visto la partecipazione di tanti, tantissimi produttori, piccoli e grandi, desiderosi di conoscere quali iniziative verranno messe in campo per salvaguardare la produzione dell’olio d’oliva.
“Organizzeremo incontri di questo tipo in tutte le province del Lazio, perché i danni rilevati sono enormi e riguardano tutte le colture – ha spiegato David Granieri, presidente di Coldiretti Lazio – Partiamo dalla Sabina, che è l’area più importante sotto il profilo olivicolo, un settore fondamentale per il tessuto sociale ed economico del territorio. Qui i numeri sono veramente drammatici: 34 milioni di euro di danni solo nei primi 12 mesi, perché le conseguenze si sentiranno almeno per 4 anni; 350mila quintali di olive perse, un calo della produzione per le aziende stimato tra il 30% e il 60% e circa 1 milione di giornate lavorative perse. Lanciamo oggi ai sindaci dei vari Comuni una petizione che presenteremo in Regione e al ministero dell’Agricoltura, affinché vengano attivate, in maniera celere, tutte le misure possibili per sostenere le aziende”.
“Nell’ottica di una proficua collaborazione con la Regione chiediamo uno sforzo per la semplificazione della modulistica – ha sottolineato Giuseppe Casu, direttore di Coldiretti Roma e Rieti -. E’ fondamentale riuscire ad avere una tempistica certa e limitati passaggi burocratici”. Francesco Bosio, direttore generale di Op Latium, ha rivisto al rialzo la stima dei danni, che da qui ai prossimi anni potrebbe toccare quota 50 milioni di euro. Motivo più che mai valido per richiedere l’attivazione di misure di risarcimento e sostegno ad un comparto vitale, che necessitano però di una decisa sburocratizzazione.
Ad un intervento immediato ha auspicato anche Stefano Petrucci, presidente del Consorzio Sabina Dop, che nel territorio rappresenta il principale marchio di qualità nel settore oleario, e che ha voluto lanciare un messaggio di speranza. “Questo territorio si è già rialzato altre volte da colpi altrettanto duri, e lo farà anche stavolta. “Come Regione ci impegneremo per semplificare e velocizzare l’iter burocratico di ottenimento degli aiuti alle imprese colpite – ha detto l’assessore Refrigeri – facendo in modo di creare una voce relativa ad appositi fondi di compensazione che possa essere inserita già nella prossima proposta di bilancio regionale”.
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