È morto il Cavalier Alberto Bernardini, Presidente dell’Istituto Nastro Azzurro Provinciale di Rieti. La sua scomparsa ha colpito e rattristato i soci dell’istituto stesso e di altre Associazioni D’Arma di Rieti e provincia.
Bernardini ha dedicato gran parte dell’esistenza all’Arma dei Carabinieri e aveva vissuto l’Arma stessa “in anni caldi”, in Sardegna, con il grado di brigadiere; era poi stato trasferito a Rieti e promosso Maresciallo. In pensione, ormai, manteneva nel privato e nel sociale la forma mentis del Carabiniere. Uomo preciso e giusto, disponibile, ha partecipato alle varie manifestazioni d’Arma con viva adesione e convinzione. Buono, leale con i soci e gli amici, affettuoso con la sua famiglia, di cui andava fiero.
I funerali si sono svolti ieri, lunedì 12 marzo nella chiesa di San Francesco Nuovo a Piazza Tevere. Presenti una rappresentanza del Corpo dei Carabinieri tra cui l’ufficiale, Tenente Mario Pezzotti, il Consigliere Nazionale e Presidente Regionale Lazio dell’ANMIG, Pier Giorgio Busato, l’Associazione Marinai, Sez. “Fratelli Tizi” di Rieti, una rappresentanza dell’UNUCI nella persona del Ten. Filippo Fallerini, il Colonnello Giancarlo Martini, Presidente Sez. Federazione Nazionale del Nastro Azzurro, come il Presidente Busato.
“Alla lettura della Carta del Carabiniere – raccontano dal Nastro Azzurro – le bandiere e i labari delle varie Associazioni presenti si sono elevati in segno di onore e di memoria di Bernardini. Il Parroco Don Giovanni Franchi, nel celebrare il rito funebre, si è rivolto a Bernardini con affetto e parole evangeliche, sottolineando il Suo Credo che Egli testimoniava con l’assidua frequenza in chiesa. Ha rivolto, quindi, parole di conforto alla famiglia e ha concluso: ‘Per i credenti la morte odora di resurrezione’. Alla moglie Ninetta, ai figli e ai restanti familiari, il Nastro Azzurro formula fervide e rispettose condoglianze”.
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