“C’è una mattina ogni 364 giorni in cui ti svegli e non hai bisogno di fare mente locale perché sai benissimo che giorno è”. Sono passati cinque anni dalla morte di David Rossi, avvenuta il 6 marzo 2013, eppure la moglie Antonella Tognazzi, così come i familiari, ancora aspettano una verità su quanto accaduto al manager di Monte dei Paschi di Siena. Se non una verità assoluta, almeno una verità credibile. Perché a oggi la procura di Siena è riuscita a decretare per ben due volte che si tratta di suicidio. Ma gli errori investigativi rendono chiaramente impossibile la ricostruzione compiuta dai magistrati e poi sposata da due diversi giudici per le indagini preliminari. Un libro di Chiarelettere a ottobre (il Caso David Rossi) e nei mesi successivi anche i servizi delle Iene hanno evidenziato tutte le incongruenze, le lacune, gli errori contenuti negli atti. L’ultimo: il gip nel secondo decreto di archiviazione ha scritto che durante le fasi investigative era stata sentita come persona informata sui fatti anche Lorenza Pieraccini, l’ex segretaria di Fabrizio Viola, all’epoca amministratore delegato di Rocca Salimbeni. Ma in realtà Pieraccini non è mai stata sentita dagli inquirenti se non lo scorso dicembre, quasi due anni dopo dal decreto del gip.
Troppi i punti interrogativi rimasti senza risposta. Uno dei tanti ‘misteri d’Italia’ destinato a finire nell’oblio senza una particolare attenzione mediatica.
La presentazione del libro di Davide Vecchi che avverrà a Rieti, nella sala dei Cordari, venerdì 16 marzo alle ore 18 darà modo di esaminare i punti oscuri di questa vicenda e di riflettere sulla necessità di ricerca della verità come diritto di noi tutti.
All’incontro prenderanno parte, oltre l’autore del libro, Antonino Monteleone, inviato de ‘Le Iene’ che ha riacceso i riflettori sulle numerose contraddizioni di questa vicenda portandola a conoscenza del grande pubblico e costringendo la magistratura all’ apertura di nuovi fascicoli di indagine, Ranieri Rossi fratello di David e il legale della famiglia, avv. Paolo Pirani. Modererà il giornalista Fabrizio Colarieti
L’iniziativa parte dall’azione spontanea del Gruppo QVSA (Quelli di Villa Sant’Anatolia).
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