È morto all’età di 96 anni Bernardino Colangeli, una leggenda delle due ruote reatine. Cantaliciano doc, Bernardino, nel 2014, scalò il Terminillo in sella alla sua bicicletta. Cosa c’è di così originale? Beh, non è da tutti trascorrere il Ferragosto a pedalare fino alla vetta della montagna reatina all’età di 93 anni. LEGGI
“La bicicletta mi fa stare bene – raccontava in quell’estate del 2014 QUI IL VIDEO DELL’IMPRESA – è grazie a questa passione che mi sento giovane. Non prendo neanche una medicina. Non ne ho bisogno, a quanto pare. Vado solo, certo. Ho il mio passo e non pedalo per battere nessuno. In passato, soprattutto in salita, mi sono fatto rispettare. Oggi mi basta provare il gusto di andare”.
I funerali si terranno lunedì alle 10:00 nella parrocchia di Piazza Tevere.
IL RICORDO (di Stefano Mariantoni)
Cento chilometri in bicicletta, fino a sfiorare i cento anni. Bernardino Colangeli venerdì sera ha imboccato la sua ultima salita per raggiungere al traguardo l’amata moglie Uliana. Avrebbe compiuto 97 anni a settembre, Bernardino, che lascia tre figlie (Annamaria, Agostina e Graziella), cinque nipoti e altrettanti pronipoti. Gli appassionati reatini delle due ruote lo conoscevano bene, per la sua costante presenza nei saliscendi della Valle Santa, ma nella sua bacheca piena zeppa di coppe che non sapeva più dove poggiare, e che per questo regalava a destra e sinistra, c’erano le 9 partecipazioni alla durissima “Nove Colli” di Cesenatico, un grande raduno per amanti delle scalate, poi le oltre 100 ascese sui tornanti del Terminillo e tante altre competizioni in cui era lui l’atleta più longevo. L’orto curato nella sua Cantalice, poi una puntata a Cotilia e da lì fino a Marmore.
Bernardino pedalava con grande regolarità, perfettamente consapevole di quanto chiedere alla sua resistenza. Qualche anno fa, il giorno di ferragosto, uscì di casa alle sei e un quarto con la sua Colnago rossa accompagnato da un gruppetto di amici chiamati a immortalare con foto e video la sua ennesima scalata al Terminillo, 26 chilometri fin dove la strada smette di salire, alla Sella di Leonessa. Poteva sembrare un’impresa, in realtà quella era la quotidianità di Bernardino. Un uomo semplice e straordinario, che lo sfizio della prima bici da corsa se lo tolse alla tenera età di 65 anni, che conosceva la durezza della guerra e la fatica dei cantieri edili, ma che ha sempre trovato sollievo sentendo le ruote girare, rialzandosi sempre, dopo ogni caduta.
Si riempiva la borraccia alla fontanella di Piazza Tevere, il suo quartiere, e poi via. Sarà proprio la chiesa di Piazza Tevere, nella parrocchia di San Francesco Nuovo in via Isonzo, ad accogliere lunedì alle 10 parenti e amici per l’ultimo saluto al caro Bernardino.
Foto (archivio): RietiLife ©