Ci sono persone che hanno un ruolo importante all’interno di una comunità, persone che hanno la capacità di rivestirlo con signorilità, classe, fascino, gentilezza ma anche con intelligente fermezza dettata da un senso innato di lungimiranza. Ci sono delle persone che modificano i processi con influente sapere, che dettano i ritmi, che lottano affinché la comunità benefici di scelte, a volte difficili e dispendiose. Fare un ritratto del Presidente (lo abbiamo chiamato sempre così) non è semplice ma con Rinaldi se ne va indubbiamente un pezzo di storia della nostra città, che ha segnato gli anni della Cassa di Risparmio e della Studentesca Cariri non tralasciando la sua attività professionale di medico.
Conobbi Rinaldi grazie ad Andrea Milardi, molti anni fa, in uno dei momenti delicati della mia vita, in uno di quei momenti in cui basta poco per allacciare un’amicizia e ricordarsi per sempre di una persona che, con utili e disinteressati consigli ti permette di affrontare le avversità che si incontrano lungo il cammino personale e professionale. Lo dissi pubblicamente il primo aprile dello scorso anno davanti a lui e alla platea del Teatro Flavio, in occasione del premio “Andrea Milardi” e lo ribadisco anche oggi che il Presidente ci ha lasciato: il progetto RietiLife nacque proprio in quegli anni bui, grazie anche a Rinaldi che si dimostrò sin da subito, con lungimiranza, favorevolmente impressionato da quel progetto di comunicazione per poi diventarne un assiduo lettore. Questo non lo dimentichiamo.
Le mie condoglianze alla famiglia.
Emiliano Grillotti