Le prime parole del neo-deputato reatino Gabriele Lorenzoni, eletto con il Movimento 5 Stelle alla Camera. Ha 30 anni, è il più giovane parlamentare reatino di sempre.
Se ieri era matematicamente certo, ora è ufficiale. Sono stato eletto Deputato della Repubblica Italiana del collegio che comprende le province di Rieti, Viterbo e la parte nord di quella di Roma, in qualità di parlamentare del gruppo di maggioranza relativa, e non di un piccolo partito di opposizione.
Voglio rinnovare il mio ringraziamento ai cittadini che hanno votato con grande partecipazione, ai rappresentanti di lista che ci hanno difeso scheda dopo scheda, al gruppo reatino e a quello sabino che mi hanno sempre sostenuto anche quando per motivi di lavoro mi sono dovuto allontanare dalla mia terra, a Maurizio Angeloni, Sonia Santarelli, Emanuele Loreti e Maria Letizia Rubini con cui ho condiviso una campagna elettorale intensa, freddissima per il Burian ma calorosa per l’affetto ricevuto dalle persone. Mi dispiace che nessuno di loro possa accompagnarmi fisicamente nelle istituzioni ma sono certo che il loro contributo non mancherà e sarò sempre a disposizione per tenerne da conto.
Come ho già scritto non si tratta di un traguardo, ma di un punto di partenza per costruire un futuro che vedrà protagonista il cittadino libero ed informato, che troverà in me e nella squadra di lavoro attorno a me il fulcro per ogni interesse PUBBLICO da difendere o da portare avanti.
La mia premura sarà quella di FAR PARTECIPARE le persone che nella politica hanno sempre trovato un sistema chiuso e clientelare che porta avanti interessi privati, e che per questo se ne sono allontanati o non se ne sono mai avvicinati. Io stesso posso dirlo: fino alla nascita del Movimento 5 Stelle non ero interessato alla politica, sempre vista come un gioco sporco. Poi però per fortuna le regole del gioco sono cambiate. Noi, sempre descritti come una setta, rappresentiamo al contrario un sistema aperto e la testimonianza vivente sono io, che a 30 anni sono parlamentare, il più giovane mai eletto della provincia, senza aver dovuto chiedere il permesso a nessuno, ma grazie alla fiducia di una rete di attivisti estesa tra il litorale di Civitavecchia e i monti reatini.
In particolar modo la priorità sarà COINVOLGERE attivamente i giovani che si disinteressano della vita politica o la interpretano con chiavi di lettura distorte, con il rischio di veder distrutto il proprio futuro da un sistema gerontocratico che non se ne cura.
Da terminale di un gruppo di lavoro radicato, porterò avanti le cose semplici e di buon senso PER il territorio, perché passo dopo passo, mattone dopo mattone, si possa costruire un progetto, partendo dalle idee e dalle competenze che abbiamo in casa, in tema di agricoltura, turismo, infrastrutture, salvaguardia del territorio e in particolar modo la prevenzione antisismica, una priorità che ho molto a cuore avendo vissuto in prima persona il terremoto dell’Aquila del 6 aprile 2009 ed i terremoti recenti.
Non ho la bacchetta magica: mi basterà dare un contributo di progettualità e di LINFA ad una terra che soffre di emorragia di vita, di giovani e di lavoro.
Foto: Francesco PATACCHIOLA ©