Nuova lettera aperta a istituzioni nazionali e locali, stampa, sindacati e mondo dell’associazionismo d’impresa. Sono i lavoratori GalaTech a scriverla, dopo l’annuncio choc dei licenziamenti (leggi).
Filippo Tortoriello, il 28 febbraio 2018 licenzia gli ultimi 23 lavoratori dei 150 complessivi collegati alla vertenza Gala Tech/Solsonica e il 01 Marzo 2017 illustra in Regione Lazio quali sono i pilastri per lo sviluppo industriale: è vergognoso!
Il Vescovo di Rieti Domenico Pompili durante la benedizione pasquale dei lavoratori nelle fabbriche ha detto: “quando i lavoratori credono con fermezza ai processi di reindustrializzazione è necessario che anche gli imprenditori facciano con coraggio la loro parte”. In questo caso i lavoratori Solsonica hanno sempre creduto nella reindustrializzazione per evitare la chiusura dell’azienda la cui storia inizia negli anni ’70. Gli stessi lavoratori hanno accettato passivamente qualsiasi condizione venisse loro posta, dalla riduzione dello stipendio (in media del 40%) all’uso massiccio di tutte le forme di ammortizzatori sociali per arrivare fino al demansionamento. Tutto inutile!
Filippo Tortoriello non ha avuto la volontà ed il coraggio di far nascere una nuova realtà produttiva, non ha avuto la volontà ed il coraggio di gestire la vicenda, alla luce di quell’etica a lui tanto cara, per evitare di mettere in gravissime difficoltà economiche 23 famiglie lasciandole da ottobre 2017 e fino a giugno 2018 senza alcun reddito, famiglie già fortemente provate da lunghi periodi di cassa integrazione
Il mondo politico istituzionale ha risposto agli appelli dei lavoratori; ci sono stati incontri, corrispondenze, segnali di solidarietà e interessamento alla vicenda, ma… si è dimostrato, alla fine, che i lavoratori non appartengono a quel mondo più di quanto gli appartenga Tortoriello che, vanificando mesi di impegno e sofferenze (degli altri), ha fatto prevalere la sua decisione. Nessuno e ripetiamo nessuno ha avuto il coraggio di prendere una posizione netta verso Tortoriello che ha offeso i lavoratori, il territorio reatino e le Istituzioni che lo stesso rappresentano.
Filippo Tortoriello è lo stesso che è venuto meno ai più elementari principi di lealtà nel modo di comportarsi disertando personalmente gli incontri istituzionali. Filippo Tortoriello è lo stesso che ha mostrato arroganza e mancanza di cortesia nei rapporti sociali, soprattutto con i propri dipendenti.
Filippo Tortoriello è lo stesso che ha chiuso il suo stabilimento industriale di Cittaducale pur avendo delega alla competitività e sviluppo del territorio della Confindustria laziale. La domanda che facciamo a tutti gli imprenditori della Regione, soprattutto a quelli della provincia di Rieti: vi sentite davvero rappresentati dal vostro presidente Tortoriello?
Firmiamo questa lettera non più come Lavoratori Gala Tech e ci auguriamo che il tutto non venga letto come una “sfogo” ma come la fine di una vicenda dove gli attori principali tutti potevano, se avessero solo voluto, cambiare il finale.
Foto: RietiLife ©