La Cgil, Cisl e Uil di Rieti esprimono soddisfazione per l’esito dell’incontro tenutosi oggi, 27 febbraio, presso la sede della Provincia con l’assessore Regionale alle infrastrutture Refrigeri in merito alla situazione della sicurezza, della viabilità e dei parcheggi dell’ospedale di Rieti.
Dopo una lunga e tesa riunione si è raggiunta una sintesi con la quale la Regione si impegna a realizzare un parcheggio gratuito e sistemare la viabilità nei pressi dell’ospedale. I fondi per tale realizzazione saranno reperiti dai fondi di edilizia sanitaria per la messa in sicurezza dell’Ospedale già disponibili.
“Riteniamo – scrivono in una nota – quello di oggi un importante passo avanti nella trattativa e si impegnano a verificare la reale intenzione delle Istituzioni a mantenere gli impegni per la soluzione della complicata situazione dell’area antistante l’ospedale che provoca gravi difficoltà nel movimento delle ambulanze, dei mezzi di trasporto pubblici e gravi disagi ai cittadini e ai lavoratori dell’ospedale”.
Il prossimo incontro è previsto per il prossimo 7 marzo con il Consorzio industriale. Intanto i confederali chiedono al Consorzio e ai suoi soci, (i sindaci dei Comuni di Rieti, Fara Sabina, Cittaducale, Borgorose, il Presidente della Provincia di Rieti, i presidenti di Federlazio, Unindustria, Camera di Commercio) di farsi carico della situazione con una significativa presa di posizione assumendo l’impegno di sospendere il pagamento del parcheggio privato in attesa della risoluzione definitiva.
Da parte sua Refrigeri ha espresso un impegno preciso: “Ottenere che il parcheggio del De Lellis sia fruibile gratuitamente per quanti si avvalgono del servizio della struttura sanitaria. Refrigeri ha ricordato i fondi impegnati dalla Regione Lazio per questo ospedale, fondi che ammontano complessivamente a 76milioni di euro, definendo quindi praticabile una soluzione positiva al fine di evitare il pagamento del parcheggio: un’opportunità concreta, collegata anche all’efficientamento della viabilità che serve la struttura sanitaria”.
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