(r.l.) Se quello di Roberto Calderoli era stato il battesimo, quello celebrato da Matteo Salvini – per dirla con le parole del candidato Eliseo Ucci, “è il matrimonio di Rieti con la Lega”. Sala dei Cordari piena nonostante la neve per il leader del Carroccio, arrivato poco dopo mezzogiorno in città (“Ma sì, cosa volete che siano dieci centimetri di neve…”). Ad attenderlo simpatizzanti vecchi e nuovi, molti giovani – raro vederne così tanti in campagna elettorale – ma anche tanta politica locale di centrodestra, a partire dal presidente del Consiglio comunale Giuliano Sanesi, l’assessore Elisa Masotti, i consiglieri della Lega, Andrea Sebastiani e Onorina Domeniconi, poi il sindaco Antonio Cicchetti arrivato a comizio in corso e acclamato per l’attenta gestione dell’emergenza neve. Con loro tutti i candidati della Lega per Camera e Senato e il segretario regionale Francesco Zicchieri.
LE CIASPOLE – Salvini, oltre a snocciolare il repertorio classico del programma Lega (immigrazione, legittima difesa, abolizione legge Fornero, critica all’Europa) si è rivolto ai suoi sostenitori reatini: “Qualcuno di voi 3-4 anni fa avrebbe mai detto che ci saremmo visti a Rieti per sostenermi come presidente del consiglio? Ci avrebbero ricoverato tutti. Stamattina mi sono detto: piuttosto metto le ciaspole, ma a Rieti io ci arrivo”. Ed è arrivato per dire che “domenica vinciamo le elezioni, ve lo firmo: tornerò a Rieti da presidente del Consiglio”.
GOVERNO E REGIONE – Le proposte per il governo: “Nel nostro esecutivo ci sarà un ministero per i disabili, e chiederò per la Lega il ministero dell’agricoltura”. Poi l’invito a votare Stefano Parisi alle Regionali: “Mi piacerebbe che la Regione Lazio dventasse come la Lombardia. È importante scegliere Lega a livello regionale, sarò felice di vedere i primi consiglieri regionali leghisti della storia entrare nel consiglio Lazio”. Su Pirozzi?, chiede RietiLife: “Deluso da lui? No, non parlo male degli altri”. Sicuro? “Vabbè, solo di Renzi e Zingaretti…”.
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