(r.l.) È entrato in sala mentre il leader della Lega stava tenendo il suo comizio. Ed è stato accolto con un applauso della platea: c’era anche Antonio Cicchetti alla Sala dei Cordari per l’incontro con Matteo Salvini, di fronte ai nuovi militanti reatini e a tanta politica locale di centrodestra. “Il mio non è il saluto istituzionale e freddo che riserverei a Renzi – ha esordito Cicchetti – Quello che rivolgo a Salvini è il saluto affettuoso del militante al militante. Due età differenti, due militanze differenti, ma il comune amore per l’Italia. È il saluto alla persona che non ha peli sulla lingua, capace di rischiare per le sue idee”.
SFIGATO LUNEDI’ – Cicchetti si è mostrato piacevolmente sorpreso della platea piena: “Siete in tanti a mezzogiorno – ha detto -. Quando mai in un’ora del genere, in questo sfigato lunedì, un comizio ha raccolto tanta gente? Salvini sta combattendo la battaglia perché l’Italia torni un faro civile in Europa. Non siamo uguali io e Salvini, ma siamo ferrei alleati perché vogliamo la salvezza di questo Paese, che è su un piano inclinato in fondo al quale c’è solo il baratro”.
Foto: Emiliano GRILLOTTI ©