“A ormai un anno e mezzo circa dal 24 agosto 2016, la postazione Ares 118 di Amatrice è ancora incompleta”. Lo scrive la Cgil, con una nota del segretario FP ARES 118, Sergio Bussone.
“Pur comprendendo le difficoltà di un territorio martoriato da catastrofi naturali – aggiunge il sindacato – non è accettabile la lentezza con cui si procede a realizzare un posto di lavoro adeguato. Ad Amatrice è stata realizzata una struttura prefabbricata composta di un unico vano e due piccoli spogliatoi, dove svolgere l’attività in h 24, con “standard abitativi” di molto inferiori a quelli adottati da Ares 118 in altre situazioni. Nella postazione è presente oltre il personale della macchina anche il medico e il coordinatore! Ancora non è stata realizzata alcuna copertura per le ambulanze”.
“A nulla è servita l’esperienza dello scorso inverno che ha creato problematiche di rilievo alle ambulanze parcheggiate all’aperto ricoperte da spesso manto nevoso con sportelli saldati dal gelo, impegnando gli operatori a spazzare via la neve dall’ambulanza e a mantenere il motore acceso. Ad aggravare il disagio degli operatori si aggiunge una fornitura di abbigliamento inadeguato per operare nei luoghi di montagna e negli ultimi tempi addirittura salta la corrente. Non si può più attendere. La scrivente organizzazione sindacale chiede che si provveda nell’immediato a risolvere i problemi esposti ed a integrare i moduli abitativi della postazione di Amatrice, ripristinando in tal modo le giuste e dovute agibilità lavorative. Aggiungiamo, inoltre, l’utilità e l’opportunità che tutte le amministrazioni Ares 118, Asl Rieti, la Regione Lazio ed il Comune di Amatrice siano parte attiva per superare la fase emergenziale e precaria della postazione di Amatrice, facendosi parte attiva per impegnarsi a trovare nuovi idonei locali per il mezzo di soccorso e per gli operatori ARES 118 all’interno del progetto per il nuovi ospedale”.
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