Dal pallone originale della prima partita internazionale mai giocata, quella tra Scozia e Inghilterra del 1872, alle maglie uniche dei campioni che hanno fatto la storia del calcio internazionale e italiano: Cruijff, Pelé, Muller, Tardelli, Buffon e tanti altri campioni. L’Aics (Associazione italiana cultura sport) porta in giro per l’Italia il Museo del Calcio Internazionale, un’esposizione itinerante che toccherà 15 città, da nord a sud del Paese, debuttando il 23 febbraio a Perugia in ogni tappa gratuita.
Forlì, Rieti, Foggia, Padova, Cremona, Bergamo, Pisa, Firenze, Trapani, Napoli-Salerno, Vicenza, Mantova, Potenza e Ancona le altre città. La presentazione è avvenuta stamane presso la sala stampa della Camera dei Deputati, alla presenza del commissario straordinario, Roberto Fabbricini, e del presidente dell’Aics, Bruno Molea. “Un’iniziativa che ritengo fantastica – ha spiegato Fabbricini – Al di la delle simbologie che sono affascinanti, guardare nello sport del passato aiuta a guardare al futuro. Per saper guidare una macchina bisogna saper guardare le curve ma un occhio allo specchietto va sempre dato. Faccio i complimenti perché ancora una volta l’Aics dimostra una mission forte: senza cultura e tradizioni non si va da nessuna parte”.
Sono ben 200 i cimeli unici, raccolti dai collezionisti Aldo Rossi Merighi, Luigi Carvelli e Renato Mariotti, riuniti sotto l’egida del Museo del Calcio internazionale fino alla primavera del 2019. “Promuovere lo sport oggi è più che mai promuovere l’educazione, il rispetto per sé e per gli altri, i valori della condivisione della coesione sociale. È, in due parole, fare cultura – commenta il presidente Aics, Bruno Molea – Se per fare cultura è necessario diffondere il sapere anche attraverso buone pratiche di socialità, fa al caso nostro il Museo del calci internazionale”.
Foto: Emiliano GRILLOTTI ©