Sarà inaugurato sabato 10 febbraio alle 15.30, con la messa presieduta dal vescovo Domenico Pompili, il nuovo Centro di Comunità realizzato a Cittareale dalla Caritas. La struttura è stata pensata per mettere a disposizione della popolazione un complesso socio-pastorale i cui ampi saloni multifunzionali saranno accessibili a tutti per funzionare come luoghi di unione e promozione delle attività sociali, culturali, pastorali e ricreative.
Il complesso è costituito da due corpi di fabbrica, sviluppati su un solo piano. Il primo è il Centro di Comunità vero e proprio, dotato di una grande sala di 90 m2, un ufficio di 13 m2, un deposito e servizi igienici; il secondo è una foresteria con 3 camere singole, completate da un soggiorno-sala da pranzo con cucina e dal bagno. Duecento m2 in tutto per andare incontro alle diverse esigenze della popolazione.
La ricostruzione, infatti, non può che passare dal rafforzamento del tessuto sociale, da ottenere creando le condizioni per l’espressione della solidarietà, della condivisione e della partecipazione. Guardando a questo obiettivo, Caritas ha fin’ora investito sui territori dei comuni della diocesi colpiti dal terremoto quasi quattro milioni di euro. Una spesa affrontata mediante interventi puntuali di aiuto alle persone, ma anche con una progettazione di più ampio respiro, al cuore della quale si trovano proprio i Centri di Comunità realizzati nei punti strategici del territorio.
Prima che a Cittareale, strutture simili sono state infatti realizzate ad Amatrice, nel centro principale e nelle frazioni di Sant’Angelo e di Scai; ad Accumoli e nella frazione di Grisciano; a Leonessa e nella frazione di Terzone; in località Steccato del comune di Posta. Altre strutture sono in fase di avvio o di istruttoria, come nel caso di Borbona.
Tra gli altri interventi realizzati sul territorio dalla Caritas vanno ricordati la fornitura di container abitativi, consegnati lo scorso anno ai residenti tra i Monti della Laga appena in tempo per affrontare il rigido inverno e la realizzazione del centro di coordinamento nella frazione di Santa Giusta di Amatrice poco dopo le prime tragiche scosse, oltre alla realizzazione dei loculi per il cimitero di Amatrice. Tutte opere condotte parallelamente a piccoli e grandi interventi materiali, che vanno dalla fornitura di cibo, vestiti e riscaldamento, al sostegno delle imprese, dell’agricoltura e dell’allevamento.
Foto: (archivio) RietiLife©