Con una delibera, oggi approvata dalla Giunta regionale, sono state ridefiniti sul territorio regionale 6 Ato, ovvero 6 diversi Ambiti territoriali ottimali di bacino idrografico. Al tempo stesso, con questo provvedimento è stato stabilito di demandare ad un atto successivo l’approvazione dello schema di convenzione di cooperazione, inerente i rapporti tra gli Enti locali dello stesso Ambito e, inoltre, di avviare il procedimento con la più ampia partecipazione della rappresentanza degli interessi degli Enti locali, delle associazioni di protezione ambientale e dei comitati per l’acqua pubblica presenti sul territorio regionale.
Questa delibera cambia la situazione esistente. Infatti, sinora gli Ato sono stati 5: l’Ato1, denominato Lazio Nord–Viterbo; l’Ato2, denominato Lazio Centrale–Roma; l’Ato3, denominato Lazio Centrale–Rieti; l’Ato4, denominato Lazio Meridionale–Latina, l’Ato5, denominato Lazio Meridionale–Frosinone.
Per la ridefinizione degli Ato, e la conseguente ripartizione del territorio regionale in 6 Ambiti si è tenuto conto della popolazione servita e dell’accorpamento dei Comuni per Aree vaste e Città Metropolitana. In questo senso, per definire la nuova utenza, sono stati raccolti i dati relativi alla popolazione residente su base Istat al 1° gennaio 2017 nei comuni del Lazio.
L’Ato6 servirà così una popolazione di oltre 490mila utenti e, ai fini di un riequilibrio demografico, si è anche ritenuto di corroborare l’attuale Ato1 con l’inclusione di 4 Comuni, provenienti dall’Ato2, per un totale di circa 80mila abitanti. Sommando la decurtazione derivante dalla costituzione dell’Ato6, ciò comporterà per l’Ato2 una diminuzione complessiva di circa 570mila, a fronte dei rimanenti pari a circa 3mln 700mila.
“Sul delicato tema della distribuzione dell’acqua, abbiamo riequilibrato l’assetto del servizio ai cittadini rimasto fermo da troppi anni, mentre la popolazione delle aree interessate è cresciuta notevolmente – ha affermato il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti –. Un traguardo che arriva dopo lo storico accordo su Peschiera-Le Capore, che stabilisce il ristoro ai Comuni della provincia di Rieti per un ammontare complessivo di 224 milioni in 30 anni. In questo modo si può considerare risolta l’interferenza d’ambito durata oltre vent’anni”.
Foto: (archivio) RietiLife©