Un big match in tutto e per tutto, uno scontro al vertice, la gara più importante della giornata e, a guardare un po’ più in là, di questa seconda parte di stagione. Domani, domenica, alle 14.30 si gioca Albalonga-Rieti: la capolista amarantoceleste sfida i “cugini” romani, divisi da sei punti. Cinquantadue i punti per i reatini, 46 per la squadra allenata da Mariotti. Attesi tanti tifosi reatini in trasferta (tifo gemellato, sarà festa sugli spalti dello stadio romano Pio XII): circa 150 i reatini presenti sugli spalti, secondo le stime dello stesso tifo.
Per il Rieti si tratta di una occasione perfetta per chiudere, praticamente, il campionato, anche se rimane lo scontro diretto con Trastevere e, soprattutto, con la ex seconda, l’Atletico: vincere per la banda di Curci, significherebbe +9. Un pareggio cambierebbe poco nello scenario attuale mentre un ko per gli amarantocelesti varrebbe la riapertura dei giochi, con l’Albalonga a -3 dalla vetta.
Un’assenza per parte: Parlato non ha il difensore Biondi, Mariotti non potrà contare sull’attaccante Corsetti, uno dei motori del reparto avanzato romano. Ma entrambi potranno fronteggiare le assenze grazie a rose competitive e complete; entrambe le squadre hanno la miglior difesa del girone (solo 18 gol presi), sono reduci da un successo (il Rieti col Tortolì, l’Albalonga con il Monterosi) e all’andata finì 2-1 per il Rieti (che è in vantaggio negli scontri diretti delle ultime stagioni di Serie D). Scotto e Marcheggiani (30 gol in due) puntano ad arrotondare il bottino e segnare ancora. Sarà, a dispetto della cautela predicata in casa Rieti, una sfida decisiva nel percorso amarantoceleste verso l’ambita Serie C.
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