Sergio Pirozzi da’ tempo fino a dopodomani alle 15 per apparentarsi con la sua lista per la Regione Lazio. “Chi si vuol apparentare con me ha tempo fino al 26 gennaio alle 15 – ha detto in conferenza stampa a Roma il sindaco di Amatrice -. E’ il giorno del mio compleanno, quindi comunque festeggeremo. Non e’ un ultimatum, ma lo dico per rispetto degli elettori di centrodestra che non capiscono”. “Finora e’ stato come un primo turno, ora si va al ballottaggio”, ha detto Pirozzi dopo 45 giorni di campagna elettorale e quando ne mancano 39, ha calcolato.
SU TAJANI “Se ero degno di fare il sottosegretario alla ricostruzione perché non sono degno di fare il presidente della Regione Lazio?”. Se lo è chiesto Sergio Pirozzi in conferenza stampa a Roma riferendo di un colloquio con il vicepresidente del Parlamento europeo Antonio Tajani di Forza Italia “che mi offrì la vicepresidenza della Regione o un posto in Parlamento e ho detto di no, poi un ruolo di governo, ma per quello bisogna vincere le elezioni e una volta entrati tutto quello che era bianco diventa nero”. “Qualcuno dice che non sono controllabile – ha detto -, non so cosa vuol dire…”.
SU PARISI “Stefano Parisi due mesi e mezzo fa mi ha espresso grande apprezzamento per la mia candidatura e lo ringrazio. Ma non esistono candidati per tutte le occasioni”. Cosi’ Sergio Pirozzi sull’ultimo nome emerso per il centrodestra alla Regione Lazio. “Parisi è una figura importante – aggiunge il candidato alla presidenza della regione Lazio e sindaco di Amatrice -. A Milano ha corso e perso sul filo di lana. Ma nel Lazio non avrebbe il tempo di studiare i problemi”. (ANSA)
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