La vicenda di Risorse Sabine – la Partecipata messa in liquidazione dalla Provincia – continua a tenere alto il dibattito politico. “Ringrazio il consigliere comunale Fabio Nobili – si legge in una nota del presidente della Provincia Rinaldi – per l’interessamento su Risorse Sabine. Al consigliere Nobili, di cui non risultano agli atti altri interventi sulla lunga e difficile battaglia che in questi mesi è stata portata avanti per salvaguardare il lavoro di 84 persone, nonostante il sottoscritto abbia dovuto chiudere e mettere in liquidazione la società, ricordo che grazie all’accordo con la Regione Lazio siglato a fine marzo siamo riusciti a ricollocare tutti i dipendenti sulla base di 35 progetti presentanti dai vari enti”.
E continua: “Non sfuggiranno a nessuno le difficoltà che i nostri uffici hanno incontrato per riuscire a far sì che le richieste e le necessità degli 84 lavoratori trovasse soddisfazione nell’ambito dei diversi progetti presentati da Comuni, Comunità Montane e quant’altro. Credo sia esplicativo il fatto che i primi lavoratori nell’ambito di questi progetti abbiano preso servizio il primo di settembre mentre gli ultimi addirittura il 29 dicembre, con le evidenti difficoltà burocratiche che un amministratore esperto come Nobili credo conosca benissimo”.
Dopodiché Rinaldi tranquillizza sul problema di cassa. “I disagi – sottolinea – derivano soltanto da quanto spiegato sopra e da febbraio, quando gli uffici avranno terminato completamente l’iter amministrativo di tutte le pratiche, i pagamenti entreranno a regime con puntualità”.
E infine ringrazia la Regione Lazio, “che per il momento utilizzando strumenti di Politiche attive per il Lavoro ha stanziato per ogni lavoratore 35 mila euro all’anno per tre anni e soprattutto gli uffici provinciali che sono riusciti a concludere nel tempo stabilito, il 31 dicembre 2017, un lavoro complicato soprattutto per la molteplicità dei soggetti interessati”.
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