(askanews) – Una decisione non sarebbe ancora stata presa. Per ora, viene spiegato, si ragiona ancora su ipotesi. E, soprattutto, si è deciso di aspettare nuovi sondaggi. Ma dentro Forza Italia si sta cercando di venire a capo del nodo Lazio: dopo la candidatura di Fontana in Lombardia, infatti, a correre contro Nicola Zingaretti dovrebbe essere un esponente del partito di Silvio Berlusconi. Il problema è che in campo per il centrodestra c’è già il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi che oggi, ancora una volta, ha fatto sapere di non volersi affatto fare da parte. E ha postato un video in cui ha “simulato” il suo ritiro, salvo poi spiegare: “Noi stiamo lavorando e questo è un comitato che finirà di esistere la sera del 4 marzo quando poi ci trasferiremo nella sede della regione Lazio per cui non abboccate. Io non mi ritiro, non credete alle fake news. Noi stiamo qui e lavoreremo per il Lazio e per voi”.
La candidatura del sindaco di Amatrice non dispiacerebbe alla Lega, ma mette in agitazione gli esponenti romani di Forza Italia. Berlusconi, che oggi, era a Roma, ha avuto vari incontri a palazzo Grazioli. Il nome finora messo in pista dagli azzurri, seppure non ufficialmente, è quello di Maurizio Gasparri. Tuttavia, su una candidatura del senatore ci sarebbero delle resistenze anche all’interno del suo stesso partito, in particolare dall’area vicina ad Antonio Tajani che preferirebbe che si puntasse sul giornalista Rai, Gennaro Sangiuliano. Giorgia Meloni per Fratelli d’Italia ribadisce che c’è la disponibilità a correre del capogruppo alla Camera, Fabio Rampelli. Da qui la decisione di attendere altri sondaggi. Secondo alcune fonti, la situazione si potrebbe sbloccare nelle prossime 48 ore.
In un tweet, Francesco Storace (tra i sostenitori di Pirozzi) addirittura profetizza: “Secondo me attorno alle 22.40 sapremo qualcosa sul candidato del centrodestra alle regionali del Lazio”. E, proprio in queste ore, ha preso a circolare l’ipotesi che la soluzione possa passare attraverso un inedito ticket Pirozzi-Bertolaso. L’ex capo della Protezione civile, com’è noto, gode della stima di Silvio Berlusconi. Troppo recente, tuttavia, è il ricordo del fallimento della sua candidatura per il Campidoglio, quando Forza Italia lo mollò in corsa per appoggiare Alfio Marchini. Ecco perché, soprattutto tra gli alleati, si ritiene che l’ipotesi sia stata messa in campo più per guadagnare tempo che altro, o al massimo che sia un modo per buttare il nome nella mischia e poterlo poi ‘pesare’ con i suddetti sondaggi.
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