(r.l.) È una settimana decisiva per definire lo scacchiere delle candidature per le elezioni regionali del Lazio. La data ormai è certa: si vota il 4 marzo. Per completare il quadro delle forze in campo, bisognerà aspettare soltanto pochi giorni. Già ufficiale da tempo la candidatura nel centrosinistra del presidente uscente Nicola Zingaretti che domenica parteciperà a Roma alla presentazione della sua lista civica (in via Palermo alle 10.30). È in quella sede che potrebbe sciogliere le riserve anche l’ex sindaco di Rieti Simone Petrangeli che non ha nascosto in queste ultime settimane la sua vicinanza a Zingaretti. Intanto, un sondaggio Winpoll circolato in queste ore e realizzato tra il 29 e il 31 dicembre accredita il presidente uscente al 37.6%, con la candidata del M5S Roberta Lombardi al 29.3% e il centrodestra al 21.5%.
Appunto, il centrodestra: il sondaggio ipotizza la candidatura di Maurizio Gasparri, ma il nodo dovrebbe essere sciolto soltanto domani con il nuovo incontro delle delegazioni dei quattro partiti della coalizione, così come uscita dal vertice di Arcore di ieri. Inevitabile pensare che dietro quel passaggio del comunicato diramato da Berlusconi, Salvini e Meloni che recita “sceglieremo un candidato comune per le regionali nel Lazio”, ci sia la decisione di non appoggiare Sergio Pirozzi, candidato gradito soprattutto alla Lega. E così, i nomi che restano in campo con più insistenza sono quelli di Gasparri che già da tempo ha dato la sua disponibilità e quello del vicedirettore del Tg1 Gennaro Sangiuliano. Pirozzi stamattina ha dichiarato che sarebbe disposto a ritirarsi solo in caso di candidatura (inverosimile) della leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni (leggi).
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