Duro intervento di Chicco Costini (Movimento nazionale per la sovranità) sulla rissa di venerdì sera tra immigrati avvenuta in via Varrone (leggi).
“È l’ultimo (speriamo) di una serie di episodi di degrado e violenza urbana – scrive Costini – che hanno caratterizzato la nostra città quest’anno. Degrado e violenza che hanno sempre visto protagonisti immigrati “accolti” nella nostra comunità, secondo i voleri del governo di csx. Alcune strade del nostro centro storico sono oramai diventate, nelle ore serali, teatro delle scorrerie di stranieri senza controllo, impedendo agli italiani di poterli frequentare.
Interventi spot, come quelli di San Francesco, non sono sufficienti a controllare persone, che nessuna intenzione hanno di essere integrate, ma che anzi vogliono imporre i lori usi e costumi. Il tutto aggravato dall’inanità della magistratura,che invece di sanzionare duramente quanti delinquono, sembra voler usare il guanto di velluto nei confronti di queste persone, adducendo una presunta “fragilità” sociale di quanti, clandestinamente, si sono introdotti nella nostra Terra. Atteggiamento che rende spesso e volentieri, inutile l’operato meritorio delle forza dell’ordine, che vedono costantemente vanificati i loro interventi”.
“Questa situazione impone provvedimenti chiari e certi – continua Costini – con una presenza costante di agenti nelle zone “calde”, soprattutto nelle ore serali, controlli della situazione abitativa degli immigrati, denunciando e sgomberando situazioni di “sovraffollamento”; e crediamo inoltre che anche il Sindaco debba a questo punto utilizzare fino in fondo i pochi poteri che il decreto Minniti gli concede. Possiamo concordare con lui sulla poca efficace del DASPO urbano, ma probabilmente se i protagonisti di questi episodi fossero cacciati dalla nostra città, quantomeno un segnale verrebbe recepito. Azioni rapide e concrete da parte delle istituzioni, anche perché altrimenti l’alternativa sarebbe la riconquista “fisica”delle strade della nostra città, da parte degli italiani che rischiano di venirne cacciati. Ma crediamo che uno scontro etnico non sia utile a nessuno, e che prima di provocare la giusta reazione di cittadini umiliati e annichiliti, lo Stato debba fare la sua parte fino in fondo, ricordando che il primo interesse di chi amministra dovrebbe essere la sicurezza dei propri cittadini”.
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