Il nuovo Piano assicurativo agricolo 2018 approvato dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali semplifica ulteriormente l’utilizzo delle polizze agevolate per la difesa dai danni atmosferici e meteorologici.
Le avversità sono state divise in: avversità catastrofali (alluvione, siccità, gelo e brina), che si caratterizzano per la bassa frequenza con cui si verificano gli eventi, la vastità territoriale e le dimensioni elevate dei danni prodotti; avversità di frequenza (eccesso di neve, eccesso di pioggia, grandine e venti forti), che si caratterizzano per l’alta frequenza con cui si verificano, la concentrazione territoriale delle aree colpite e dei conseguenti danni; avversità accessorie (colpo di sole, vento caldo e sbalzi termici), che si caratterizzano per i danni ridotti che provocano, ragion per cui vanno in abbinata con gli altri gruppi di avversità, per il superamento della la soglia di danno del 30% per l’accesso al risarcimento.
Gli agricoltori potranno quindi scegliere di sottoscrive le seguenti tipologie di polizze a copertura dei rischi con: tutte le avversità catastrofali, tutte le avversità di frequenza e tutte le avversità accessorie; tutte le avversità catastrofali, e almeno una tra quelle di frequenza; tre avversità comprese tra quelle di frequenza e le avversità accessorie; tutte le avversità catastrofali; polizze sperimentali nei termini stabiliti dall’allegato 5 del Piano assicurativo agricolo 2018; due avversità comprese tra quelle di frequenza.
Per favorire la sottoscrizione di polizze con coperture dei rischi più estesi con il contenimento dei costi assicurativi, per le polizze a copertura dei rischi sui vegetali sono state eliminate le assicurazioni multirischio e le pluririschio.
“Grazie al lavoro svolto dal Ministero – dichiara l’assessore Hausmann – le procedure assicurative per l’anno 2018 sono state semplificate, permettendo agli agricoltori un contenimento dei costi e un aumento delle coperture di rischio. E’ importante assicurarsi, perché i produttori che non lo faranno per le colture e le strutture aziendali riportate dal piano contro i danni causati dalle avversità, quali alluvione, siccità, gelo e brina, eccesso di neve, eccesso di pioggia, grandine, venti forti, colpo di sole e vento caldo e sbalzi termici, nel caso in cui dovessero verificarsi danni superiori ai limiti stabiliti, non potranno comunque richiedere l’attivazione delle procedure di stato di calamità per la conseguente applicazione degli interventi compensativi”. Lo dichiara in una nota l’Assessorato all’Agricoltura, Caccia e Pesca della Regione Lazio.
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