Rieti in sosta Natalizia da giovedì scorso per ricaricare le batterie e consentire a tutti, giocatori, staff e società, di festeggiare il Natale. La ripresa è prevista mercoledì 27 dicembre. Il tecnico Parlato nei giorni scorsi ha tenuto una confernza stampa in cui ha fatto un bilancio e augurato serene feste a tutti gli sportivi “soprattutto gli abitanti di Amatrice e dintorni: non mollate”.
Lo aveva promesso, l’allenatore, che al termine del girone d’andata si sarebbe soffermato sulla prima parte di stagione per fare il punto e analizzare, un po’ più nel dettaglio, le prime 17 partite dell’anno. Puntuale, questa mattina, il tecnico si è sottoposto alle domande della stampa locale, ripercorrendo tutte le tappe che hanno permesso al Rieti di presentarsi sotto lo striscione del traguardo volante, in testa, con 42 punti.
“Innanzitutto c’è da tenere presente una cosa – esordisce Parlato – e cioè lo sforzo che la società e il direttore hanno fatto per tenere l’ossatura portante dello scorso anno, cosa buona per un allenatore che arriva e trova molti giocatori che già si conoscono. E’ stato un girone d’andata dove dall’inizio si è pensato domenica dopo domenica, cercando di portare a casa prestazione e più punti possibile. Nessuno si è mai risparmiato, anzi, tutt’altro. L’attacco? Davanti Marcheggiani e Scotto hanno tirato la carretta per tante partite, ma i vari sostituti, quando sono stati chiamati in causa, non hanno mai deluso. Complessivamente è stata un’andata al di sopra delle aspettative, in un girone dove ci sono almeno 6-7 squadre di livello medio-alto e le altre poco più sotto”.
Primato solido, nonostante il ko di domenica (“deciso dagli episodi” sottolinea Parlato) e la pressione da gestire. “Meglio stare avanti che dietro – dice il tecnico – ma per stare li devi essere un carro armato, senza farti influenzare dalle pressioni. Calendario in salita, scontri diretti tutti in trasferta, ma a Parlato questo poco importa: “Le gare da vincere non sono quelle, ma le altre, gli scontri diretti è importante non perderli, poi se li vinci meglio ancora. Chi avrà più continuità salirà”.
Mercato invernale: Parlato non si nasconde. “Alla squadra manca qualcosa sotto l’aspetto delle caratteristiche di gruppo, la società conosce il mio pensiero. Tenendo presente che il campionato è lungo, c’è bisogno di tutti e serviva qualcuno per far respirare altri. Per questo abbiamo fatto in modo di inserire nuove pedine, ora vedremo più avanti”.
Rigiocherebbe volentieri la sfida persa domenica, rimarcando al contempo che “ogni partita ti regala delle emozioni e delle sensazioni uniche. Il ko servirà da lezione, ora che conosciamo il gusto della sconfitta”. Un plauso ai tifosi “sempre vicini ai ragazzi ovunque” e un appello agli stessi per un girone di ritorno dove servirà “ancora di più loro sostegno per andare a tremila all’ora”.
Ma Rieti è pronta per un’eventuale salto in C? “Qui c’è la passione, c’è la voglia e il sapersi rimboccare le maniche, dal magazziniere al presidente e questo credo sia importante – spiega ancora il tecnico – Personalmente combatterò contro tutto e tutti per dare soddisfazione a presidente e città per regalare le soddisfazioni che vogliono”.
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