“La Regione tarda con l’accreditamento per la Cooperativa Nemo, Fratelli d’Italia-An Rieti sollecita il Presidente Zingaretti”: a lanciare l’appello è Fratelli d’Italia per sostenere famiglie e persone con patologie complesse. A farsi portavoce di Fratelli d’Italia sul tema è Morena De Marco, Consigliere Comunale di FdI-An Agire, promotrice della battaglia in favore della Cooperativa Nemo.
La Cooperativa Nemo, è l’unica struttura in grado di rispondere nel territorio alle patologie complesse in regime semiresidenziale e pur avendo espletato tutti i passaggi burocratici per l’accreditamento è in vana attesa dalla Regione Lazio che sia rilasciato il documento di Accreditamento.
Il Centro nasce nel 2009 a seguito della proposta della associazione ATEV in comunione con gli intenti della Regione Lazio, la Provincia di Rieti e la Asl di Rieti. La Regione Lazio ha finanziato in via straordinaria e sperimentale con la Delibera n. 553 del 2009 l’assistenza territoriale riabilitativa per la provincia di Rieti. Questi fondi sono stati utilizzati per la definizione di un servizio a ciclo semiresidenziale rivolto a soggetti minori gravemente disabili. Al finanziamento del progetto ha partecipato anche la Provincia di Rieti che si è occupata di individuare la struttura. Alla ASL è spettato il compito di organizzare ed erogare il servizio. Per realizzare la funzione di erogatore la ASL ha ricercato attraverso bando di gara un partner che è stato individuato nella Cooperativa Nemo Onlus. La progettualità straordinaria è durata senza interruzioni dal 2010 al 2015. Nel 2015 la Asl di Rieti ha stabilito di interrompere unilateralmente il servizio affermando e garantendo alle famiglie la volontà di voler comunque sostenere il processo di accreditamento della struttura Nemo.
Dal 30 giugno 2015 i ragazzi e le famiglie Nemo sono lasciate a loro stesse totalmente prive di un percorso riabilitativo idoneo alla cura e alla riabilitazione delle disabilità in età evolutiva più gravi.
Le procedure per poter giungere all’accreditamento della struttura Nemo si sono concluse già da quattro mesi, l’atto risulta scritto, manca solo la firma del Presidente Zingaretti. Un ulteriore ritardo della firma dell’accreditamento porterebbe a non poter finanziare il servizio anche per l’anno 2018. L’accreditamento infatti non è un titolo sufficiente per erogare prestazioni per conto del Servizio Sanitario Regionale, serve un contratto di budget.
Ricordiamo che anche in ordine cronologico la Cooperativa Nemo è stata la prima a richiedere il regolare Accreditamento regionale rispetto ad altri nuovi Centri, ci domandiamo dunque quale sia il motivo per cui ad oggi risulta esclusa dal budget per le strutture riabilitative nel 2018 anche in virtù del fatto che c’è stato un importante incremento dello stesso per il territorio reatino.
Riteniamo che sia indispensabile un’assunzione di responsabilità da parte della Regione Lazio nei suoi massimi rappresentanti della Presidenza, della Cabina di Regia e della Direzione dell’Assessorato alla Sanità, e auspichiamo che siano in grado di offrire validi chiarimenti a riguardo. Possono e devono soprattutto spiegare come seppur a fronte di un incremento della spesa riabilitativa per il territorio della Asl di Rieti per il biennio 2017-2018 non siano state previste risorse per l’assistenza semiresidenziale per la disabilità grave in età evolutiva.
“La Regione Lazio ha due settimane di tempo per dimostrare di avere a cuore la vita delle persone con disabilità. La burocrazia non può calpestare i diritti dei più deboli. Mi appello ai nostri rappresentanti politici regionali affinché l’accreditamento della struttura Nemo arrivi subito. Se veramente il Lazio è la Regione di tutti, nessuno escluso, questo è il momento di passare dalle parole ai fatti”.
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