La Commissione Bilancio della Camera dei Deputati ha approvato un emendamento sottoscritto da numerosi parlamentari del Partito Democratico, che contiene diverse modifiche, integrazioni e semplificazioni alla normativa sugli interventi per la ricostruzione nei territori colpiti dal terremoto nel 2016 e 2017.
Le più rilevanti integrazioni o modifiche introdotte riguardano
1) l’eliminazione per la ricostruzione privata dell’obbligo da parte di chi richiede i contributi di indicare fin dal momento della domanda l’impresa esecutrice dei lavori; vi sarà ora la possibilità di individuare l’impresa soltanto dopo il completamento della fase istruttoria e prima dell’emissione del provvedimento di concessione del contributo;
2) l’incremento delle risorse del fondo utilizzabile per l’assunzione da parte delle Regioni, delle Province o dei Comuni, con contratti a tempo determinato della durata massima di due anni, di personale con profilo professionale di tipo tecnico-ingegneristico per gli Uffici della Ricostruzione per accelerare i tempi di definizione dei procedimenti;
3) l’utilizzo dei 35 milioni di euro previsti dall’art. 20 del D.L. 189 del 2016 esclusivamente per l’erogazione di contributi in conto capitale e non in conto interessi a favore degli operatori economici che realizzano ovvero abbiano realizzato investimenti produttivi nei territori interessati dagli eventi sismici, con priorità per coloro i quali abbiano sofferto un pregiudizio in conseguenza degli eventi; sono inoltre comprese fra i beneficiari anche le imprese agricole che hanno fondi all’interno del c.d. “cratere” anche se la loro sede è al di fuori di esso;
4) l’utilizzazione dei 10 milioni di euro già stanziati per le imprese, per gli anni 2016 e 2017, per la concessione di finanziamenti agevolati fino a 30mila euro a tasso zero a copertura degli investimenti;
5) l’applicazione dell’agevolazione della “Zona Franca Urbana” per i soggetti localizzati nei Comuni colpiti dal sisma nell’ottobre 2016 facendo riferimento alla diminuzione di fatturato nel periodo 1° novembre 2016-28 febbraio 2017.
6) l’estensione ai titolari di imprese individuali o di imprese familiari dell’esonero dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali, con esclusione dei premi per l’assicurazione obbligatoria infortunistica, alle stesse condizioni già previste per le altre imprese;
7) la previsione che la proprietà delle strutture abitative di emergenza (S.A.E.) e delle aree in cui insistono possa essere trasferita definitivamente al patrimonio dei Comuni con appositi accordi con Regioni, Agenzia del Demanio e Dipartimento della Protezione Civile.
8) l’estensione delle regole della ricostruzione pubblica alle chiese, agli edifici di culto di proprietà di enti ecclesiastici civilmente riconosciuti; queste regole operano anche per la ricostruzione e riparazione di archivi, musei e biblioteche ad eccezione di quelli di proprietà di enti ecclesiastici che sono, pertanto, soggetti alle regole della ricostruzione privata;
9) la facoltà per il Commissario straordinario di stipulare convenzioni con Invitalia anche per attività istruttorie, per la ricostruzione pubblica e privata, al fine di accelerare i relativi procedimenti e con il Corpo della Guardia di Finanza e con quello dei Vigili del Fuoco per i controlli;
10) la possibilità per il Commissario di estendere, per necessità connesse alla ricostruzione, la disciplina prevista per gli eventi sismici 2016-2017 anche agli immobili già danneggiati dai precedenti terremoti e che abbiano riportato danni ulteriori per effetto di quelli più recenti. E’ previsto stanziamento complessivo di 3 milioni di euro.
La legge di Bilancio approvata dal Senato già conteneva alcune norme importanti: la sospensione dei mutui per i Comuni e l’aumento della rateizzazione dei tributi da 9 a 24 mesi. L’emendamento è stato approvato all’unanimità.
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