Il club “I Borghi più belli d’Italia” dona 120 mila euro per la “Casa della Memoria”. Il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi: “Stupendo gesto d’amore. Il museo racconterà la vita di chi non c’è più e la straordinaria solidarietà ricevuta dalla mia comunità”
Amatrice non dimentica. Amatrice non deve dimenticare. Per questo, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Sergio Pirozzi aveva deciso, mesi fa, di far diventare la Casa della Memoria un pilastro della futura Amatrice, la colonna portante di una comunità che lì, sulla polvere del “Cinema Teatro Giuseppe Garibaldi”, sarà eretta per serbare eterno ricordo della precedente vita e della solidarietà che l’hanno aiutata a non arrendersi. Come annunciato ieri, 15 dicembre, dal Sindaco durante una diretta con Radio Amatrice, il Comune ha ricevuto un versamento di 120 mila euro da parte del club “I Borghi più belli d’Italia”, di cui Amatrice faceva – e continua a fare – parte, finalizzato proprio alla realizzazione di questo museo. Un museo del ringraziamento.
“Sarà un luogo speciale. Racconterà Amatrice. Racconterà la storia delle persone che non ci sono più”, dice il Sindaco. “Ma non solo – aggiunge – perché nel museo troveranno posto tutte le testimonianze del mondo della solidarietà, degli atti d’affetto, dei gesti d’amore. La mia gente dovrà infatti fare tesoro dello straordinario sostegno, economico e morale, ricevuto in questi ultimi 16 mesi dall’Italia intera. È questo il motivo che mi ha spinto a far diventare Amatrice – spiega Pirozzi – la città degli Italiani. L’abbraccio forte del nostro popolo ci ha permesso di non cadere quando osservavamo le macerie, quando fissavamo il cielo chiedendogli di non lasciarci soli. E così è stato. L’Italia è stata qui con noi. L’Italia è qui con noi, l’Italia è stata madre e sorella, l’Italia sarà sempre la nostra famiglia, oltre che la nostra patria. Questo contributo dei Borghi più belli d’Italia, per il quale dico grazie al presidente Fiorello Primi e a tutti i Comuni che lo hanno sostenuto in questa iniziativa, è un’altra prova dell’amore del Paese per gli amatriciani. Alimenterà la forza d’animo di chi oggi, e di chi domani, deve e dovrà assumersi la responsabilità di ridare Amatrice agli amatriciani, e di restituire agli Italiani la perla della Laga. Oggi, e per sempre, uno dei borghi più belli della nostra nazione”.
Foto: RietiLife ©