Una stretta di mano, all’insegna del reciproco supporto, tra il Centro Sanitario Diocesano e il Comune di Rieti. Questo è stata la giornata delle “Pari Opportunità nella sanità” che ha visto l’Assessore Elisa Masotti recarsi in visita ufficiale presso la struttura di via San Rufo. “La mia presenza è stata dettata da un forte senso del dovere istituzionale, in termini di sostegno, nei confronti di una struttura sanitaria caritativa divenuta ormai necessaria – è intervenuta l’Assessore alle Pari Opportunità – Per ciò che riguarda la povertà, del resto, i dati Istat parlano chiaramente e fotografano, a livello nazionale, una realtà drammatica: oltre 5 milioni di poveri assoluti. La nostra città, in questi termini, non è risparmiata ed il trend è decisamente in crescita: sale il numero delle famiglie economicamente disagiate, cresce la povertà sanitaria, sale la disuguaglianza. Ed ecco allora che si rende quanto mai necessario parlare di pari opportunità nella sanità”.
La conferma, nei numeri, arriva dal responsabile del Centro Sanitario Diocesano, Nazareno Iacopini: “Insieme alla Caritas Diocesana offriamo un servizio medico sanitario infermieristico e di assistenza alimentare e di vestiario a 400 famiglie povere, pari a un movimento di 1.500 utenti mensili oltre naturalmente agli utenti occasionali che si possono stimare almeno in 300 unità mensili”. In un anno di fatto la struttura di via San Rufo ha assistito complessivamente 900 persone.
“L‘utenza è in costante aumento – ha continuato Iacopini – e stiamo cercando di aumentare, con le nostre limitate risorse, i servizi medico sanitari offerti alla cittadinanza, soprattutto offrire gratuitamente prestazioni dove sono necessari i ticket sanitari”.
“La povertà ha volti variegati: colpisce uomini e donne, vecchi e giovani, bianchi e neri – ha continuato la Masotti – a fronte delle difficoltà di accesso alle cure il comune denominatore è lo stesso: il bisogno di dignità e di solidarietà per non far morire la speranza di un futuro diverso. Come Comune di Rieti siamo a disposizione del Centro Diocesano Sanitario; la volontà è quella di portare avanti una politica concreta per dare il dovuto supporto ad una indispensabile risorsa che merita di essere valorizzata. In qualità di Assessore alle Pari Opportunità, garantisco il mio sostegno anche in termini di divulgazione rispetto all’esistenza di questa realtà che merita di essere conosciuta il più possibile. Sono tanti, di fatto, i reatini che ancora non hanno la consapevolezza dell’esistenza del Centro Sanitario Diocesano di via San Rufo. Conoscere questa importante risposta cristiana in tempo di crisi metterà i concittadini disagiati nelle condizioni di poterne usufruire”. Preziosissimo il contributo dei volontari, su cui si regge la struttura. Lo ha evidenziato, insieme a Iacopini, anche il direttore sanitario Angelo Dionisi. “La dignità della persona è al centro della nostra azione, chiunque essa sia secondo il grande insegnamento di stare insieme senza etichette”. “Chiunque venga è ben accolto, non si guarda la nazionalità, il sesso, la religione o il colore della pelle, ma tutti sono ricevuti come fratelli e figli di Dio – ha concluso Iacopini – ecco allora pari opportunità nella sanità, soprattutto come ci ricorda il Papa: cerchiamo di non amare solo a parole, ma con i fatti”.
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