“Se tra i miei giocatori ce n’è anche uno solo che pensa che Rieti-Budoni sia una partita facile, per me può starsene beatamente a casa già da domani”
Carmine Parlato non le manda di certo a dire e non usa neanche troppi giri di parole per inquadrare la sfida in programma allo “Scopigno” domenica 3 dicembre: dall’alto della sua esperienza, sa perfettamente che in casi come questi, con uno sbilanciamento di classifica tra le due contendenti, il rischio di prendere a cuor leggero un avversario che naviga non in buone acque è dietro l’angolo. E allora, se è vero che “prevenire è meglio che curare”, come recitava un noto spot pubblicitario, il tecnico campano mette subito le cose in chiaro, a scanso di equivoci, alzando la tensione emotiva alla vigilia della contesa.
“Affronteremo un avversario tosto, che nonostante l’attuale 12esimo posto in classifica, prende pochi gol, un dato che da solo basta per capire di cosa stiamo parlando. Ma al di là delle loro caratteristiche – prosegue Parlato – noi abbiamo il dovere di cancellare dalla mente le prestazioni passate, conservando solo il ricordo degli errori commessi perché è lì che dobbiamo andare a migliorare, è lì che si deve cercare di dimostrare di avere imparata la lezione. Stiamo facendo un campionato strepitoso, abbiamo ottenuto quasi il massimo dalle 14 gare disputate finora, ma poi se andiamo a stringere, non abbiamo fatto un c…. e scusate per il termine un po’ sopra le righe: ci vuole poco per rovinare tutto, bastano dieci minuti di follia o qualche distrazione di troppo e la frittata è fatta. Perciò – conclude il tecnico amarantoceleste – domenica voglio vedere una squadra tosta, concentrata, che ha ancora voglia di mettersi in discussione e che sappia calarsi nei panni giusti: giocare con lo spirito giusto, affrontare le due fasi in 11, avere timore di un Budoni che avendo bisogno di punti, non verrà di certo a Rieti per recitare il ruolo della vittima sacrificale, ma proverà a sfruttare le armi a sua disposizione per portare via punti. Teniamo bene a mente questa poche nozioni e cerchiamo di fare la prestazione: se giochiamo da Rieti possiamo vincere, se giochiamo da borghesi possiamo perdere con chiunque e rovinare il nostro cammino. Da qui a Natale, ripeto, testa bassa e pedalare: poi il 17 pomeriggio tireremo una prima linea e faremo un’analisi più dettagliata di questo campionato, ma non prima”.
Concetti sempre ficcanti, quelli con cui Parlato si rivolge alla squadra, ma anche all’ambiente e se uno che in carriera questa categoria l’ha domata già 4 volte alza il livello di guardia e fa suonare determinati campanelli d’allarme, forse è il caso di ascoltarlo e seguire i suoi consigli: perché anche a lui, alla fine della stagione, farà piacere aggiornare il suo curriculum vitae.
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