(pa.gio.) In tempo di ristrettezze economiche, si sa, si fa tutto il possibile per far quadrare i conti. Così, in un quadro di aumenti ormai pressoché generalizzati, a Fara Sabina neanche le tariffe delle luci votive si salvano dall’aumento dei costi di tutti i servizi pubblici locali, finalizzato a ripianare i conti del secondo Comune della provincia, che versano in una condizione più che preoccupante. Sono tantissimi i cittadini che, in queste ore, stanno facendo i conti con l’ennesimo balzello in alto. E che balzello: si parla di tariffe triplicate, nel migliore dei casi, fino ad arrivare ad aumenti che sfiorano addirittura il 100%. E poco importa se si tratta di cifre comunque non eccessive, quello che conta è che, ad esempio, chi nel 2016 ha pagato un importo di circa 18 euro per una lampadina cimiteriale, nel 2017 si è ritrovato a pagare una cifra prossima ai 30 euro.
Anche in questo caso, come già stabilito per le rette delle mense scolastiche – in quel caso l’aumento fu scongiurato dall’annuncio di un’autentica mobilitazione di massa dei genitori degli alunni, che “suggerirono” al Comune di tornare sui propri passi – si tratta di un aumento dovuto al fatto che il Comune non può più sostenere una parte del costo dei servizi. Costo che quindi, per forza di cose, viene interamente scaricato sul contribuente.
D’altronde, che il Comune abbia in qualche modo impresso un’accelerazione al reperimento di risorse finanziarie è cosa ormai risaputa: basta osservare l’aumento della presenza di pattuglie dei vigili urbani lungo la provinciale Farense, con tanto di rilevatore della velocità, oppure le proteste sollevate nei giorni scorsi su altre riscossioni, come ad esempio quelle relative ai canoni idrici, o ancora alla tassa sui rifiuti, che come annunciato in fase di presentazione della raccolta differenziata porta a porta sarebbe dovuta diminuire in modo sensibile, effetto che non tutti sembrano aver colto lungo il territorio. Fino ad arrivare alle luci votive, ultimo capitolo di una storia che, verosimilmente, sembra lungi dall’essere conclusa.
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