Il consiglio dei ministri ha deciso l’uscita della Regione Lazio dal commissariamento della Sanità, cominciato nel luglio 2008. La Regione, ha spiegato la ministra della Salute Beatrice Lorenzin, uscirà dal commissariamento a partire dal 31 dicembre 2018 e “potrà tornare a una gestione ordinaria”.
“Il Lazio ha raggiunto gli obiettivi dal punto di vista economico avendo la Regione raggiunto il pareggio di bilancio ed è andato in attivo. È la seconda regione che esce dal commissariamento dopo l’Abruzzo e sono molto contenta. Il commissariamento erano un pò come un inferno dantesco e invece abbiamo avviato una procedura d’uscita e spero che sia d’impulso anche per altre regioni” ha aggiunto Lorenzin.
“Dedichiamo questo risultato ai lavoratori e alle lavoratrici della sanità pubblica e privata, ai malati che hanno sofferto la tragedia di 10 anni di commissariamento, e anche all’Italia, perché era un problema di carattere nazionale. E’ il nostro contributo al sistema paese: ora la Regione Lazio non produce più disavanzo”. Ha detto il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. “Ringrazio il governo per la fiducia, i ministri Lorenzin e Padoan – ha aggiunto – e chi ha affiancato la Regione in questi anni. Negli ultimi 5 anni nei tavoli di monitoraggio gli esiti sono sempre stati positivi. Si apre una nuova era che deve mantenere il rigore ma in particolare avrà investimenti su due punti: lo sviluppo di un piano straordinario di assunzioni, nel 2016 erano state assunte 68 persone, lo sblocco porterà ad un pacchetto che nel biennio porterà a 3500 persone assunte. E poi grazie ad un lavoro comune questa sanità potrà contare su investimenti già decisi di 720 mln euro tra infrastrutture e l’acquisto di nuovi materiali”.
Foto: RietiLife ©