Nell’ambito del programma “Montagne in Movimento”, oggi, sabato 4 novembre alle ore 16 presso il Palazzetto dello Sport di Amatrice si terrà il secondo atteso evento di cultura del CAI di Amatrice, patrocinato dal Comune e dalla Biblioteca cittadina. La notizia è rimbalzata sui Social e molti hanno già prenotato l’ingresso (fino a esaurimento posti, [email protected]). Dopo il grande successo di Mauro Corona che è ritornato ad Erto in Friuli custodendo nel cuore un pezzetto di Amatrice accanto ai suoi ricordi della tragedia del Vajont, sarà la volta di un altro celebre scrittore e arrampicatore di montagne, Erri De Luca, napoletano e suo grande amico. Autore di un recente libro di racconti che è diventato subito un successo editoriale dal titolo Diavoli Custodi, Erri De Luca si è lasciato ispirare dai disegni dell’artista Alessandro Mendini e da uno, pubblicato in apertura, ad opera di un ragazzo dislessico, domatore con il pennarello dei suoi personali mostri. I diavoli custodi sono le ansie che ciascuno tiene dentro e qualche volta riemergono con la stessa forza di quando eravamo adolescenti: sono tentazioni, paure, misteri e comportamenti. Lo stesso terremoto, sentito acusticamente come “ringhio minerale”, è uno dei mostri che mette più paura; Nerone – racconta Erri De Luca – lo considerò, al contrario, un applauso alla sua arte di poeta e costrinse il pubblico a restare al suo posto a teatro mentre debuttava a Napoli, nel pieno di una scossa sismica.
Erri De Luca che in questi giorni si trova a Jakarta invitato dall’Istituto Italiano di Cultura ha accolto con piacere l’invito del CAI ad incontrare Amatrice: sarà occasione per raccontare quando in gioventù era operario e manovale per la ricostruzione di Napoli dopo il terremoto del 1980 in Irpinia (2.914 morti, e una cifra indefinibile di senzatetto).
Il tema della serata è particolarmente suggestivo: sfrattati, migranti e ritornanti. Persone in movimento quindi, persone che sono state sfrattate a forza dai terremoti che hanno distrutto le loro case, che sono migranti perché costretti a scappare da guerre, o sono spinte altrove per cercare lavoro all’estero (i ricercatori scientifici diventati migranti culturali, oppure la moltitudine di giovani italiani diventati migranti economici in altri Paesi europei, in Australia o negli USA). Si parlerà anche di persone che ritornano ad abitare e a lavorare in montagna, nei paesi spopolati delle Alpi e degli Appennini, animate dalla consapevolezza di vivere uno stile di vita diverso. Il sociologo Aldo Bonomi li ha battezzati «i ritornanti»: una tendenza innovativa di giovani che progettano con uno sguardo nuovo su paesaggi che sono lì da sempre, e su cui si possono costruire oggi nuovi modelli di relazione e di economie sostenibili, alternativi a quelli della città.
Nel corso dell’evento Erri De Luca incontrerà ad Amatrice un centinaio di studenti venuti apposta per porre domande allo scrittore dopo la lettura di suoi libri e racconti grazie al progetto didattico “Adotta uno scrittore”. Durante la mattinata gli studenti del Liceo Artistico di Rieti consegneranno ai loro coetanei di Amatrice i lavori progettati per decorare le aule scolastiche (progetto “Décor Amatrice”, con il sostegno della Fondazione Varrone e la collaborazione della Regione Lazio). Erri De Luca reciterà nel corso della serata, sostenuta da Montura e Reale Mutua, “Mare nostro che non sei nei cieli”, quella struggente preghiera laica che in televisione e sul web ha commosso e disarmato tutti. (di Ines Millesimi)
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