Rieti Life L'informazione della tua città
(pa. gio.) Tragedia familiare nel piccolo comune al confine tra le province di Roma e Rieti. Un ragazzo di 29 anni ha strangolato la madre e si è poi suicidato, impiccandosi al piano superiore della propria abitazione. E’ questo lo scenario più probabile, secondo gli inquirenti, per spiegare i fatti che si sono consumati nella serata di giovedì 2 novembre a Montorio Romano.
I corpi sono stati trovati nella tarda serata dai carabinieri della locale stazione di Nerola e della compagnia di Monterotondo, competenti per territorio, costretti a fare irruzione nella casetta, coadiuvati dai vigili del fuoco e dal personale del 118. A dare l’allarme, da Roma, è stata la figlia della donna, che ha contattato i militari spiegando che da qualche giorno non riusciva a mettersi in contatto con la madre e con il fratello, entrambi cittadini moldavi, 62 anni lei, 29 lui.
I carabinieri hanno trovato il cadavere della donna disteso sul letto della propria camera. Mentre il figlio impiccato con una corda legata a una trave al piano superiore. Dai primi accertamenti l’ipotesi più probabile al vaglio degli inquirenti sarebbe quella di un omicidio-suicidio.
Secondo i primi accertamenti, infatti, sembra che il giovane soffrisse di crisi depressive. Ancora da chiarire, invece, se alla base dei tragici eventi possa esserci un movente, se il presunto omicidio sia avvenuto al culmine di una lite, scatenando poi il suicidio del giovane. Da stabilire, inoltre, anche l’esatta tempistica. La figlia della donna avrebbe infatti raccontato di non avere notizie dei familiari dai giorni.
Saranno ora i rispettivi esami autoptici disposti dalla Procura della Repubblica di Tivoli, competente per territorio, a fornire ulteriori dettagli agli investigatori, ancora al lavoro nell’abitazione per effettuare i rilievi del caso. E’ in corso anche la raccolta di alcune testimonianze in un paese più che mai scosso dagli accadimenti della scorsa notte.
Foto: (archivio) RietiLife ©
