“La normativa sulla “Zona Franca Urbana” sta suscitando da mesi accesi dibattiti nel mondo delle imprese. E’ innegabile che si tratti di una norma necessaria ed attesa da tutti gli operatori economici ma, come spesso accade, ci sono alcuni aspetti che potrebbero essere rivisti e migliorati” lo dice Federlazio.
“In virtù dell’avvicinarsi della data in cui dovranno essere presentate le domande per accedere alle agevolazioni fiscali e contributive, Federlazio ha ritenuto opportuno redigere un piccolo documento con le principali criticità riscontrate sino ad ora. Sia approfondendo nei vari aspetti la normativa, sia sondando gli umori di alcuni diretti interessati, le imprese per l’appunto. Il tutto al fine di contribuire alla eliminazione di alcune criticità tutt’ora riscontrate sulla norma, ma anche per essere pronti a supportare le imprese nel momento in cui dovranno presentare le domande” aggiungono.
“Un aspetto che ha suscitato molte perplessità – e di cui, infatti, si parla spesso – è sicuramente quello relativo alla voce sulla “riduzione del 25% del fatturato” (nel periodo 1 settembre, 31 dicembre 2016). Tale requisito non è richiesto alle aziende di nuova costituzione (nate dopo il 1 settembre 2015), creando di fatto una concorrenza sleale “involontaria” nei confronti delle aziende più anziane. Ma ciò che solleva vere e proprie paure tra gli imprenditori è la voce relativa alle tempistiche per la presentazione delle domande. Queste vanno presentate esclusivamente per via telematica dal 23 ottobre al 6 novembre 2017. Un lasso di tempo troppo breve (14gg) che rischia di mettere in seria difficoltà molte aziende, oltre al pericolo sempre presente di problemi tecnici nell’utilizzo dello strumento telematico. Inoltre, in questa fase iniziale ci sono ancora troppi dubbi ed incertezze su alcuni aspetti del decreto che necessitano di tempo ulteriore per essere rivisti. E’ quindi auspicabile almeno una proroga della scadenza e poi un periodo di tempo più lungo per l’invio delle domande, in modo da non creare disagi alle centinaia di imprenditori interessati” continua Federlazio.
“Il territorio reatino sconta delle problematiche economiche che risalgono a ben prima dei recenti eventi sismici. Riteniamo che le agevolazioni oggi previste, per essere più efficaci, avrebbero bisogno di una maggiore “diversificazione” a seconda del contesto economico in cui si trovano. Incentivare la nascita di nuove aziende è fondamentale per far ripartire tutto il sistema e noi lo condividiamo in pieno. Ma allo stesso tempo si dovrebbero mettere in atto delle iniziative ad hoc per le aziende già presenti da anni sul territorio. E che hanno già sulle spalle un considerevole peso dovuto ai difficili contesti economici della zona, ulteriormente aggravato dalle conseguenze (dirette e soprattutto indirette) del sisma. Altro capitolo a parte dovrebbe poi riguardare le attività presenti nei centri storici delle città che vivono difficoltà quotidiane ancor più diversificate. Non meno importante è poi l’aspetto della durata delle agevolazioni fiscali. Attualmente gli sgravi sono riferiti ai periodi di imposta 2017 e 2018. Vista la gravità degli eventi e le conseguenze dirette e indirette che hanno comportato sulla produttività delle aziende, sarebbe auspicabile una proroga delle agevolazioni almeno di un ulteriore anno (2019)” aggiunge Federlazio.
“Il documento che Federlazio ha redatto sull’argomento, attualmente è stato condiviso con l’Assessorato alle Attività Produttive del Comune di Rieti che si è fatto promotore di una iniziativa che ha coinvolto tutto il sistema produttivo locale al fine di rappresentare, nei confronti del Governo e del Parlamento Italiano, tutte le istanze manifestate dal territorio” concludoo.
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