Sulla vicenda Sabina Universitas (guarda), col rischio chiusura per l’ateneo reatino, interviene il presidente Maurizio Chiarinelli
“L’attenzione mediatica negli ultimi giorni sulla Sabina Universitas, che per altro avrei auspicato fosse così rilevante anche in passato, mi impone di esprimere alcune puntualizzazioni sul reale stato dell’arte della nostra Università, sulle criticità e sulle prospettive al di fuori di più o meno fondate supposizioni sul futuro. La decisione di convocare l’assemblea straordinaria dei soci per ipotetica liquidazione o ricapitalizzazione del Consorzio universitario è stata determinata dal diverso ruolo che per sopravvenienze legislative potrà svolgere il socio Provincia” dice Chiarinelli.
“L’assemblea si riunirà il 27 prossimo venturo e sono assolutamente certo, anche per i contatti costanti che ho con i referenti istituzionali, che si troverà una soluzione a garanzia totale del mantenimento dell’attività universitaria nel nostro territorio sulla cui importanza e valenza si sono sempre trovati tutti convinti e sono in campo concrete ipotesi che risolveranno, ne sono certo, difficoltà di carattere economico-amministrativo che è necessario affrontare. È indispensabile trasmettere, e lo faccio con serio realismo, un segnale di tranquillità ai nostri studenti, ai nostri dipendenti e a tutti i cittadini che vogliono sia garantito il mantenimento di una delle poche residue valenze culturali del nostro territorio che per altro determina in maniera consolidata una rilevante ricaduta economica sulla nostra città” aggiunge Chiarinelli.
“Avremo modo dopo l’assemblea del 27 di esplicitare le prospettive concrete di sviluppo che ci sono per la Sabina Universitas. Un appello superfluo ai soci a confermare la convinta adesione per le loro possibilità e volontà di continuare il percorso intrapreso scevro comunque da qualsiasi strumentalizzazione di parte. Tanto ho ritenuto di dover puntualizzare a tutela della realtà” conclude Chiarinelli.
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