Lettera accorata di un ex dipendente Ritel
“Sono un ex lavoratore della Ritel (ex Alcatel). A oggi come molti ex miei colleghi ed amici, di tornare al lavoro non se ne parla. A gennaio 2018 saranno sette anni che ci hanno buttato fuori e non si vedono né prospettive né speranze. Andiamo avanti per sopravvivere con la mobilità ora in deroga. Ma pure quella finisce, molti di noi hanno famiglia. Il brutto della nostra vicenda è che nessuno, e dico nessuno, parla più di noi: non era la Ritel la mamma di tutte le vertenze? Sembra di no. Volevo rivolgere un appello a tutte le istituzioni, a miei amici sindacalisti: ma che fine facciamo noi ex lavoratori, sapete che stando in queste condizioni si diventa ex persone, se si toglie all’individuo quella dignità di cui vive. In attesa di notizie dai piani alti, porgo un saluto. So solo che non mi rassegno a questa lenta agonia. Signori dei piani alti fatevi sentire. Un abbraccio speciale a miei ex colleghi. Massimo Fabiani”.
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