Si chiama Accupoli, ospiterà un centro aggregativo per accogliere eventi e incontri per la collettività ed è la prima struttura in Italia realizzata, nelle parti portanti, in legno compensato. Sorgerà ad Accumoli, uno dei paesi maggiormente danneggiati dal sisma del 24 agosto 2016. È la risposta concreta all’emergenza da parte di H.E.L.P. 6.5, acronimo di Housing in Emergency for Life and People, l’associazione fondata a luglio 2017 dall’architetto torinese Lorena Alessio, ricercatrice al Politecnico di Torino, e da un pool di studenti ed ex studenti dell’ateneo stesso (coordinato da Carola Novara, Chiara Mezzasalma, Francesca Turnaturi e Matteo Gossi).
Il nuovo edificio – costruito su un terreno del Comune e donato all’amministrazione municipale – sarà realizzato in circa due mesi: dopo la posa delle fondazioni ad agosto, è partito ufficialmente oggi il cantiere per il montaggio della struttura, che rappresenta il seme per la rinascita della vita culturale locale. Il progetto si sta concretizzando grazie a una gara di solidarietà che vale circa 300mila euro: oltre al contributo della Compagnia di San Paolo e di Acri (l’associazione che rappresenta collettivamente le Fondazioni di origine bancaria) è sostenuto dall’associazione di costruttori Aniem Piemonte, Associazione Nazionale Imprese Edili e Manifatturiere, da aziende piemontesi e non (fra cui Betonwood, Ormea Franco, Dott. Gallina, Gallo Legnami, Idrocentro, Unimetal, Finder, Daikin) e da un team composto da ingegneri strutturisti, termoidraulici ed elettrici, che hanno deciso di mettere in campo le proprie competenze con parcelle simboliche e tendere una mano alla popolazione del piccolo municipio del Centro Italia.
«La Compagnia di San Paolo sostiene l’Associazione H.E.L.P. 6.5 e il progetto per la realizzazione di soluzioni innovative che possano aiutare la ripresa delle comunità in condizioni di vita disagiate a causa del terremoto. Riteniamo particolarmente innovativa una progettazione e una costruzione capace di sperimentare metodi costruttivi con l’applicazione di materiali sia tradizionali che contemporanei, che vedrà coinvolti laboratori di architettura, tecnologia ed ingegneria di un’università italiana e una giapponese», afferma Francesco Profumo, presidente della Compagnia di San Paolo. «Creare una struttura, con modalità assolutamente innovative, che ospiti eventi culturali e iniziative sociali intorno ai quali si possa riunire una comunità che il sisma ha rischiato di disgregare ci pare un elemento importante da cui far partire la rinascita di questo luogo. La cultura e il dialogo contribuiscono alla coesione sociale e questa è certamente una buona base su cui riavviare lo sviluppo», spiega Giuseppe Guzzetti, presidente di Acri.
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