“Si è svolto ieri presso la Regione Lazio l’incontro per discutere della procedura di licenziamento collettivo di 52 lavoratori della Stim. L’incontro è stato fatto in sede istituzionale dopo che nel confronto sindacale non si è arrivato ad un accordo” dice Luigi D’Antonio della Fiom Cgil.
“Come organizzazioni sindacali – spiega D’Antonio – abbiamo ribadito la necessità di utilizzare tutti gli strumenti a disposizione per evitare il licenziamento e quindi utilizzare quindi uno strumento conservativo come la cassa integrazione che permettesse ai lavoratori di rimanere in carico in attesa di un possibile piano di continuità della Stim”.
“Dopo una lunga discussione purtroppo non si è riusciti ad arrivare ad un accordo tra le parti e quindi sono rimasti appesi i licenziamenti che, se la situazione rimarràquesta, saranno effettivi al termine della procedura. Pur capendo le attuali difficoltà dell’azienda, essendo in procedura concorsuale, non si capisce la ferma volontà di procedere ai licenziamenti pur essendoci, secondo noi, la possibilità di evitarli. Basta un po’ di volontà e questa ovviamente è tutta in capo all’azienda. Come organizzazioni sindacali vogliamo che la Stim si salvi ed eviti il fallimento, ma questo deve viaggiare parallelamente alla salvaguardia dell’occupazione. Alla fine della riunione, non essendoci al momento le condizioni per arrivare ad un accordo, la Regione Lazio a aggiornato la riunione al prossimo 6 ottobre”.
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