Il Lazio con una denuncia alle autorità giudiziarie ogni 386 abitanti è la decima regione per densità di reati informatici e mentre Roma (1 ogni 368 abitanti, 27esima in Italia) è la provincia più colpita della regione, Rieti è tra le 8 più virtuose del nostro Paese (1/607). E’ quanto emerge da un’analisi di DAS, compagnia di Generali Italia specializzata nella tutela legale, che con “Difesa Web” assiste in giudizio i cittadini vittime di frodi informatiche e fornisce strumenti di monitoraggio per prevenire furti d’identità e altre truffe online.
“La nostra ricerca – spiega Roberto Grasso, amministratore e direttore generale di DAS – evidenzia un fenomeno preoccupante. Nel periodo che abbiamo analizzato le denunce delle forze di polizia all’autorità giudiziaria per reati informatici sono cresciute in Italia di oltre il 51%, con un’incidenza di un reato ogni 393 abitanti. I danni economici per chi subisce questo tipo di reato possono essere rilevanti e a volte difendersi in giudizio può essere complicato e richiedere tempi lunghi. Abbiamo creato “Difesa Web”, in risposta alle due principali esigenze espresse dal mercato: da un lato l’aspetto di prevenzione e monitoraggio dei propri dati, dall’altro il supporto legale necessario in caso di furto d’identità”.
Alle spalle di Roma, tra le province con maggiore densità di reati informatici c’è Viterbo, dove si è registrata una denuncia ogni 425 abitanti. DAS rileva un’elevata frequenza di reati informatici anche a Latina (1/434), mentre la situazione è più tranquilla a Frosinone (1/554).
Secondo l’analisi di DAS, Roma (+77%) è la provincia laziale dove i reati informatici sono cresciuti di più tra 2010 e 2015, segue, in linea con la media nazionale (+51%), Rieti (+55%). Il fenomeno è in aumento anche a Latina (+39%) e Frosinone (+27%), ma è stato più contenuto a Viterbo (+17%).
A livello nazionale, dopo la Liguria (1/246), le regioni con la più alta densità di crimini informatici sono Molise (1 denuncia ogni 290 abitanti) e Valle d’Aosta (1/294). DAS segnala un’elevata densità di questi crimini anche in Campania, dove nel 2015 si è registrata una denuncia ogni 328 residenti, Piemonte (1/343) e Friuli Venezia Giulia (1/349). Puglia (1 denuncia all’autorità giudiziaria ogni 503 abitanti), Sicilia (1/496) e Basilicata (1/483) sono invece le regioni con la più bassa frequenza di reati informatici.
DAS ha rilevato che tra il 2010 e il 2015 il numero assoluto di reati informatici è cresciuto in modo rilevante in tutte le regioni, soprattutto in Friuli Venezia Giulia (+134%) e Umbria (+102%) Le regioni dove le denunce per reati informatici sono cresciute meno sono Campania (+17%), Valle d’Aosta (+19%) e Puglia (+34%).
Alla luce di questi dati cresce l’esigenza di tutelarsi con coperture assicurative specifiche. In caso di furto d’identità o utilizzo illecito da parte di terzi dei dati personali e finanziari del cliente, “Difesa Web” di DAS offre l’assistenza legale per presentare agli organi di polizia la denuncia contro il truffatore e per la ricerca di prove a propria difesa.
La polizza mette a disposizione anche la difesa legale per ottenere il risarcimento dei danni subiti a seguito della violazione, intervenendo anche in caso di controversia con una banca o una società finanziaria, davanti all’Arbitro Bancario Finanziario (ABF), per contestare operazioni o servizi richiesti da terzi non autorizzati. Difesa Web copre tutte le spese legali nel caso in cui la persona frodata subisca un procedimento penale per un reato commesso da altri, utilizzando il proprio nome. La polizza di DAS supporta inoltre il cliente nelle procedure di ripristino dell’onorabilità, come ad esempio la cancellazione dal registro dei protesti.
Pos. | Province | Densità reati informatici (popolazione/reati) | var% numero reati (2015/2010) |
1 | Roma | 368 | 77% |
2 | Viterbo | 425 | 17% |
3 | Latina | 434 | 39% |
4 | Frosinone | 454 | 27% |
5 | Rieti | 607 | 55% |
Lazio | 386 | 64% |
Fonte: rielaborazione DAS su dati Istat 2010 e 2015. La voce reati informatici raggruppa le categorie Istat “truffe e frodi informatiche” e delitti “informatici”.
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