(pa.gio.) Hanno manifestato davanti la delegazione comunale di Passo Corese i residenti del tratto compreso tra via Cesare Beccaria e via dell’Olivone, frazione di Canneto. Dove, da ormai 6 anni, il tubo di collegamento all’acquedotto comunale transita “fuori terra”, all’aperto, per un tratto di quasi mezzo chilometro, sottoponendo l’adduzione idrica non solo alle intemperie del meteo, ma anche al rischio di contaminazione dello stesso flusso idrico. Condizionato, eccome, dalla precarietà della posa del tubo. L’anomalia, segnalata ormai da anni, non è stata mai risolta, e i cittadini – una decina di famiglie – che risentono del disservizio hanno deciso di manifestare, in maniera pacifica, davanti al Comune.
Non solo. Attraverso una lettera scritta dall’avvocato Marco Papi, è stato intimato al Comune di intervenire per una rapida messa in sicurezza del tubo entro 15 giorni, pena l’avvio di una nuova iniziativa legale nei confronti dell’Ente. La situazione è ben nota all’amministrazione Basilicata, in quanto il lavoro di collegamento delle utenze all’adduzione comunale è opera proprio realizzata durante il primo mandato dell’attuale sindaco. Che nonostante le numerose sollecitazioni della cittadinanza, non ha ancora provveduto ad interrare la condotta, mettendola in sicurezza.
Eppure l’intervento, a leggere un preventivo che l’amministrazione avrebbe chiesto, proprio nei giorni scorsi, ad un privato, non è neanche cosa proibitiva: 5mila euro più iva, che ora vanno reperiti nelle pieghe di un bilancio fortemente condizionato dai debiti riscontrati negli ultimi mesi. “Sono sei anni che va avanti questa storia – hanno ribadito i manifestanti fuori dal Comune – ormai non ne possiamo più delle tante parole e dei pochi fatti, l’acqua è un bene primario e non può essere relegato all’immobilismo di chi amministra”.
Ad incontrare i manifestanti è stato il consigliere comunale con delega alle manutenzioni Fabio Bertini, che ha assicurato un rapido intervento per ripristinare il percorso della condotta e mettere in sicurezza l’adduzione idrica dell’area.
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