Pubblichiamo l’editoriale di Format a firma di Stefania Santoprete.
Agosto non è certo uno dei nostri mesi più belli, dovremmo archiviare anche quello di quest’anno come il mese dell’emergenza. Dentro questo numero troverete il racconto di giorni che hanno infiammato non solo le nostre montagne ma anche i cuori e gli animi degli abitanti di Antrodoco, Sant’Elia, Poggio Bustone, il Cicolano…
Giorni e notti con il timore che il fuoco potesse prendere il sopravvento e causare un disastro assai più serio che sarebbe potuto finire in tragedia. Tutti hanno fatto ciò che hanno potuto ed anche di più (non sempre è stato abbastanza, purtroppo) ma ancora una volta abbiamo dovuto accorgerci dell’esigenza di una linea diretta tra i cittadini e quanti coordinavano gli aiuti. E di quanto ciò fosse necessario. Il Social Network permette di informare, coordinare, lanciare richieste d’aiuto, rassicurare o allertare in un tempo reale difficile da raggiungere attraverso i canali tradizionali. I social possono sopperire le linee telefoniche nei casi in cui possono essere intasate o interrotte temporaneamente. E’ per questo che molte Associazioni di protezione civile hanno tenuto in questi ultimi anni convegni sulla comunicazione in emergenza e il ruolo dei Social. Internet è uno degli strumenti più forti ed importanti per la comunicazione. Purtroppo la tecnologia viene spesso considerata ed utilizzata come un mezzo di svago, Facebook e Twitter sono invece mezzi potentissimi e molto diffusi, e spesso è proprio un Post o un Hashtag che può venire in nostro aiuto. Magari consigliandoci una strada da non percorrere, una precauzione da adottare, un comportamento da seguire… indicandoci a che grado di rischio ci troviamo o se alcune zone sono state mese in sicurezza, come azione di monitoraggio degli eventi, o come canale di aggiornamento in tempo reale. Ogni emergenza scatena uno scambio di informazioni continuo, senza sosta, virale e ‘dal basso’ perché crea molta più apprensione ciò che non si conosce rispetto a notizie certe. Consideriamolo. Non pretendiamo che siano le stesse forze attive sul campo a postare o twittare, ma certamente sarebbe utile avere tra i collaboratori persone in grado di veicolare un’informazione capace di essere di contorno e supporto a quanto si sta facendo. Oggi la comunicazione “a senso unico” dei canali tradizionali/ufficiali è finita.
Bene lo hanno capito i Sindaci delle zone coinvolte dagli incendi che ad un certo punto hanno afferrato i propri smartphone ed utilizzato i propri profili per sollecitare gli aiuti (“I mezzi aerei sono insufficienti chiedo volontari per fermare il fuoco” scriveva il 26 agosto Alberto Guerrieri sindaco di Antrodoco), oppure per incoraggiare i propri concittadini (“L’incendio di Cittareale al momento è sotto controllo. Non cantiamo vittoria. Ma continuiamo a monitorare la situazione almeno per altre 72 ore. Forza Cittareale e grazie alle forze impegnate sul campo!” digitava Francesco Nelli primo cittadino di Cittareale il 31 agosto), oltre ovviamente ai tanti volontari che con il passa parola permettevano quell’azione di informazione indispensabile in certi attimi e capace anche attraverso la critica di attivare canali differenti. Li ringraziamo per averci permesso, attraverso la nostra nuova pagina di Facebook, di andare a colmare quel vuoto di cui stiamo parlando, riscontrando l’attenzione particolare di molti di voi.
Ed a proposito di volontari, di coloro che non appartenendo ad associazioni né a gruppi istituzionali, sono corsi muniti solo delle proprie attrezzature, vorremmo ricevessero un encomio particolare per il senso di appartenenza dimostrato, consigliando ai Comuni di tenere conto della loro capacità di lavoro in gruppo e della conoscenza del territorio, doti da non disperdere ma mettere ‘a sistema’ per un cordone di sicurezza sempre più basato sulle singole realtà territoriali.
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