È guardando alle nuove generazioni che la Chiesa di Rieti riprende il suo cammino. È infatti “In cammino al passo dei giovani” il tema dell’Incontro pastorale che si svolgerà nei giorni 8, 9 e 10 settembre presso il Centro pastorale di Contigliano: un appuntamento che chiama tutte le realtà ecclesiali a raccolta per elaborare insieme al vescovo i punti di convergenza per l’attività del nuovo anno pastorale.
E insieme a fedeli, sacerdoti, associazioni e movimenti, operatori pastorali ed educatori, quest’anno sono chiamati in prima persona i giovani, perché la Chiesa desidera mettersi al loro passo, comprendere la loro sensibilità, guardare la loro fede, ma anche ascoltare i loro dubbi e le loro critiche.
La Chiesa vuole stare al fianco giovani per aiutarli a trovare se stessi, a scoprire quali scelte sono chiamati a fare e sostenerli quando c’è da rischiare. Un obiettivo che non può essere ottenuto senza tessere un sincero dialogo tra le generazioni.
Come nel 2016, a dare il ritmo all’Incontro pastorale saranno tre verbi: che a loro volta fanno da sintesi alle indicazioni del Documento preparatorio al Sinodo che il prossimo anno sarà dedicato proprio alle nuove generazioni: Osservare (I giovani nel mondo di oggi), Ascoltare (Fede, discernimento, vocazione ), Cambiare (L’azione pastorale); temi che nella tre giorni saranno affrontati da diverse angolazioni.
Aperti i lavori con un breve momento di preghiera, venerdì 8 settembre si parte con la leggerezza di Michele La Ginestra, che nei panni del “don Michele” sperimentato sul palcoscenico televisivo della trasmissione “Colorado”, introdurrà con disincanto e sorriso al rapporto tra i giovani e la Chiesa. Toccherà quindi a don Michele Falabretti, responsabile Cei della Pastorale giovanile, entrare nel vivo del tema, in dialogo con la giornalista di Tv 2000 Monica Mondo.
Madre di tre figli, Monica Mondo condurrà anche i lavori del secondo giorno, che vedranno direttamente protagonisti i giovani. Con alcuni di loro, dal palco del Centro pastorale, si parlerà di come vedono il mondo e la Chiesa, di come guardano al lavoro, alla scuola, alla società, di quali sono le loro proposte e le loro aspettative. Non mancherà in questo contesto la proiezione di testimonianze in video, e la presentazione di quanto è emerso dai questionari compilati alla fine dello scorso anno scolastico dagli studenti delle scuole superiori di tutta la diocesi. E prima della preghiera dei vespri, sarà Mogol a tracciare il profilo di un giovane eccezionale del nostro territorio: Lucio Battisti.
Domenica 10 settembre, toccherà poi al vescovo Domenico tirare le conclusioni e indicare i due o tre punti concreti su cui tutte le componenti ecclesiali saranno chiamate a lavorare, ma non senza lasciare spazio alla presentazione di alcuni impegni già programmati, come l’Ottobre francescano, la Giornata della Parola e la Valle del Primo Presepe.
Tre appuntamenti naturalmente aperti ai giovani, con la convinzione che a loro bisogna rivolgersi per scorgere e interpretare i segni del nostro tempo. Ascoltando le loro aspirazioni possiamo intravvedere il mondo di domani che ci viene incontro, e le vie che la Chiesa è chiamata a percorrere.
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