I vigili del fuoco sono impegnati anche oggi su vasti incendi di bosco attivi dai giorni scorsi nei comuni di Rieti, Poggio Bustone, Borgorose, Cittareale, Accumoli, Cittaducale, Antrodoco, cui si aggiungono nella mattinata gli incendi nei comuni di Colle di Tora e Poggio Mirteto (leggi).
“Le particolari condizioni orografiche – scrive in una nota il comandante provinciale Maria Pannuti – del territorio e meteorologiche, hanno consentito agli incendi di assumere proporzioni vaste con fronti di fiamma che si sviluppano nell’ordine di centinaia di metri e che impegnano gravosamente sia le squadre di terra che i mezzi aerei. Il tutto si aggrava nelle ore pomeridiane per effetto dei venti che ordinariamente si sviluppano nel territorio della conca reatina e delle alte valli”.
Al momento le forze di soccorso sono costituite da 5 squadre ordinarie, di cui due della sede centrale, una per la sede di Poggio Mirteto e una per la sede di Posta oltre alla squadra di Petrella Salto, rinforzato dal richiamo in servizio di personale di turno libero e di vigili volontari, per la costituzione di un’altra squadra che partecipa alle operazioni di spegnimento, per un totale di 30 uomini su un turno di 12 ore.
A ciò si aggiungono i Dos (Direttori delle operazioni di spegnimento) costituiti da due operatori ognuno e il personale di sala operativa e di coordinamento, quello di polizia giudiziaria per un totale di 16 unità. Negli ultimi giorni il dispositivo è stato integrato con altre quattro unità, due del comando di Roma, una di Terni e una di Ascoli Piceno ed oggi con altri due della Capitale e Viterbo.
Dunque, in totale le forze messe in campo per il contrasto degli incendi è pari a 70 uomini (46 del Comando di Rieti e 24 dei comandi limitrofi) che stanno combattendo ininterrottamente da giorni gli effetti degli incendi che risultano nella maggior parte dei casi tutti di origine dolosa. I pompieri, inoltre, hanno a disposizione 4 elicotteri e un canadair.
Al dispositivo suddetto si aggiunge il contributo degli uomini e mezzi dell’Esercito Italiano e dei volontari di Protezione Civile, sia per l’attività di spegnimento che di supporto logistico.
“Mentre – continua Pannuti -, l’ufficio di polizia di giudiziaria, nella specifica attività di accertamento delle cause all’origine dei roghi, ha individuato a tal proposito, inneschi concepiti ad arte per appiccare il fuoco sia sul Monte Giano ad Antrodoco e a Poggio Bustone e sta riscontrando alcune notizie finalizzate all’individuazione dei responsabili, a dimostrazione che gli incendi che si sono verificati durante tutta l’estate e soprattutto nel mese di agosto sono opera volontaria dell’uomo soprattutto se si considera anche la strana contemporaneità di accadimento”.
Sul piano statistico, tra l’anno 2016 e l’anno 2017, nel periodo 01 giugno 31 agosto, risulta evidente l’aumento esponenziale del numero degli incendi boschivi che hanno richiesto l’intervento del vigili del fuoco, infatti, nel 2016 sono stati 150 gli interventi contro i 509 del 2017 con un’incidenza relativa al mese di agosto di 107 interventi nel 2016 e oltre 216 nel 2017.
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