“Ancora una volta e con maggiore incisività siamo tornati a chiedere al comandante provinciale dei vigili del fuoco di Rieti di attivare le previste procedure interne per potenziare il dispositivo di soccorso al fine di fronteggiare una emergenza incendi che, con ogni evidenza, è fuori controllo. Con più vigili del fuoco sarà possibile dare una migliore risposta operativa alle maggiori criticità che da giorni stanno attanagliando questo territorio e, allo stesso tempo, preservare la salute e la sicurezza del personale che ormai da mesi è sottoposto a turni massacranti e a carichi di lavoro non più sopportabili”. Lo rende noto Andrea Faraglia, segretario provinciale del Conapo, sindacato autonomo dei vigili del fuoco.
“L’intero territorio provinciale è in fiamme (leggi qui) e la sola persona a non essersene accorta – accusa il Conapo – pare essere proprio il nostro comandante. Anche L’esercito che non ha nei propri compiti istituzionali l’estinzione degli incendi boschivi, è sceso in campo con circa 20 unità. Da giorni, solo per citare alcune delle situazioni più critiche, bruciano vaste aree boschive Monte Izzo, Colle Mare di Borbona, Monte Nuria, Pescorocchiano, Offeio e la sabina. Per non parlare del disastro ormai fuori controllo del Monte Giano, nel comune di Antrodoco, dove insieme all’immenso patrimonio boschivo di inestimabile valore ambientale è andata in fumo anche la scritta Dux, un pezzo di identità della comunità locale nonché patrimonio artistico e monumento naturale”.
E annuncia: “E’ per questo che in assenza di provvedimenti da parte del comandante provinciale, finalizzati al potenziamento immediato dei vigili del fuoco di Rieti, proclameremo lo stato di agitazione del personale”.
Foto: Rietilife©
In un momento di emergenza che sta mettendo alle corde tante parti del nostro territorio, ci voleva proprio un atteggiamento di così grande responsabilità. Complimenti.