Sembra un brutto scherzo del destino, eppure il terremoto ad Ischia arriva a poche ore dall’anniversario del tragico sisma che il 24 agosto 2016 devastò Amatrice e il Centro Italia. La terra ancora una volta ha colpito nel periodo di maggior afflusso turistico, abbattendosi su una zona molto frequentata nel periodo estivo dove il numero delle presenze è destinato ad aumentare in maniera esponenziale. Un’altra ferita per l’Italia che ancora non si è ripresa dallo choc di un anno fa. Ischia come Amatrice? Come hanno reagito nei comuni del Centro Italia alla notizia che il “mostro” è tornato a colpire seppur a debita distanza? Intelligonews lo ha chiesto al sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi.
Ischia, parla Pirozzi: “No paragoni con Amatrice. Il dopo Errani deve essere così…”
Ad un anno dal tragico evento sismico che ha devastato il suo comune, cosa prova per Ischia? Ha rivissuto lo stesso incubo e magari intravisto le stesse responsabilità dietro i crolli e le devastazioni di queste ultime ore?
“Naturalmente siamo vicini ad Ischia e alle zone colpite in queste ore, esprimendo il cordoglio per le vittime e i loro familiari. Ma sicuramente siamo di fronte ad un evento molto diverso da quello di Amatrice dove l’intensità delle scosse è stata di gran lunga maggiore di quella che si è registrata stanotte e dove anche i danni sono stati di proporzioni molto più ingenti. Qui la distruzione è stata totale. Ciò non toglie che un terremoto resti sempre un evento drammatico. Cercare responsabilità adesso non mi sembra opportuno. Io posso solo dire di sentirmi vicino a chi ha perso i familiari o è rimasto senza casa, oltre che al sindaco che so perfettamente quale stato d’animo sta vivendo adesso di fronte alla perdita di vite umane. Poi certo sarebbe il caso che si pensi a misure adeguate e a risorse aggiuntive, per fare in modo che quando un cittadino costruisce o ristruttura una casa, pensi innanzitutto alla sicurezza prima che al bene di per sè, soprattutto in zone già interessate da eventi analoghi nei secoli passati”.
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