(Ansa) «Abbiamo 31 iscritti, dieci di Amatrice, quattro o cinque ragazzi che arrivano dalle province di Rieti e di Perugia e poi altri che arrivano un po’ da tutta Italia, da Brescia alla Sicilia. E speriamo di avere con noi anche studenti stranieri. È una sperimentazione unica nel centro-sud».
È orgogliosa la preside Maria Rita Pitoni della nuova «creatura», il liceo scientifico sportivo a indirizzo internazionale di Amatrice che il prossimo settembre avrà il battesimo con la prima campanella del nuovo anno scolastico. «È una prospettiva di futuro per questo territorio, un passo importante per il ritorno alla vita» aveva detto in primavera la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli, presentando il nuovo indirizzo di studi nel Comune reatino martoriato dal terremoto del 24 agosto. E il nuovo liceo si chiamerà proprio «24 agosto» perché quella data, ha sottolineato il sindaco Sergio Pirozzi, «rappresenta uno spartiacque, un punto da cui ripartire». In classe il prossimo anno ad Amatrice ci saranno quasi tutti, tanti di quelli che avevano lasciato il paese sono, infatti, rientrati. Tra Amatrice e Accumoli si contavano 369 studenti prima del sisma, ora sono circa 350.
La scuola è un ponte per la rinascita anche negli altri Comuni colpiti dal terremoto. «Ad Accumoli, nella scuola dell’infanzia e delle due pluriclassi di primaria – racconta la preside Pitoni – si sono riscritti tutti. La scuola la stanno costruendo e finché non sarà pronta le lezioni si terranno nei moduli, nuovi, accoglienti. A Cittareale, invece, già è stata costruita una scuola antisismica con una bellissima mensa e una ludoteca».
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