Secca la replica dei pescatori di professione a quanto esternato dai pescasportivi qualche giorno fa. A scrivere a RietiLife è un pescatore di professione, Stefano Lelli.
“Siamo alla solite, ogni volta che entriamo nel lago veniamo attaccati e basta. I pescatori di professione vengono chiamati in causa e incolpati dai pescasportivi di cose mai commesse; da tempo non perdono occasione per darci addosso con la speranza di arrivare alla chiusura della pesca professionale e poter poi gestire le acque di tutti i laghi per fare i loro affari. Affari di chi ha già un posto di lavoro fisso e utilizza la pesca sportiva come secondo lavoro. Il 9 di agosto, dopo qualche giorno di pausa, siamo tornati a calare le reti perché sotto le feste di Ferragosto la domanda è cresciuta. Siamo andati di notte perché le temperature sono più fresche e il pesce sulle reti si mantiene di più e non per nascondere chissà quale cosa, come i soliti vorrebbero far credere. In 2 potevano stendere 1800 metri di rete, ne abbiamo stese circa 500. Nella zona dei campi gara permanenti, sì, ma nella sponda opposta dove però i carpisti avevano calato le lenze. Cioè a 300-400 m di distanza dalle loro tende. Tutto questo è normale? Forse erano proprio loro che sostavano con le tende dove non potevano. Quindi da parte nostra nessuno sgarro alle norme regionali. Inoltre in questo periodo non c’è nessun divieto di pesca per la riproduzione. I pescasportivi dopo aver ottenuto da parte della Regione Lazio l’ampliamento delle zone pesca notturna, credono di esserne entrati in possesso occupando di fatto km quadrato di Lago. Hanno capito male, perché quegli stessi spazi devono condividerli con altri, anche con noi che facciamo il mestiere di pescatore. Quindi non accettiamo che vengano dette c*****e. Nello stesso tempo facciamo emergere due problematiche che purtroppo gravano sul nostro territorio: dove fanno in loro bisogni i pescatori (e non solo) che occupano per intere settimane le sponde dei nostri laghi e dove finiscono i saponi che utilizzano per lavarsi e altro?”.
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