Definita la rivoluzione delle camere di commercio, avviata due anni fa con il decreto Madia, che ne vede la riduzione da 105 a 60 e, nel Lazio, da 5 a 3: Roma, Viterbo e Rieti, Latina e Frosinone. Il Ministero dello Sviluppo economico, con la firma del decreto dal ministro Calenda, ha definito il nuovo assetto territoriale delle Camere di commercio e quella Viterbo-Rieti sarà dell’alto Lazio. Si apre così una nuova fase di progettazione che permetterà alle Camere di commercio di assolvere alle nuove funzioni strategiche in tema di digitalizzazione, orientamento e formazione, valorizzazione del turismo e del patrimonio culturale.
“Oggi si è formalizzato il percorso della nuova Camera di Commercio del nord – commenta il Presidente della Camera di commercio di Rieti, Vincenzo Regnini – nessuno avrebbe voluto una legge in questi termini ma quando si imposero tagli per le camere di commercio con meno di 75 mila imprese iscritte, per Rieti, si aprì la strada dell’accorpamento con quella di Viterbo”. Regnini è soddisfatto per la conclusione dell’iter anche se, secondo il suo parere, sarebbe stato più importante porre attenzione alle funzioni delle camere di commercio, da valutare in base alle risorse, mantenendo la prossimità con il territorio. Non tanto dunque il numero di imprese iscritte bensì atri i parametri sui quali si sarebbero dovuti basare i tagli e quindi i provvedimenti dei quali si è parlato per anni. Il decreto definitivo è ora in attesa di approvazione dalla Corte dei Conti ma oramai il passaggio è fatto.
“Il ministero – continua Regnini – ha tenuto conto delle particolarità socio-economiche e mi ritengo soddisfatto. Creiamo i presupposti per mantenere l’unione regionale che, se chiusa, avrebbe costretto a mandare a casa decine di persone. Siamo riusciti inoltre a salvaguardare tutti i posti di lavoro, gli uffici resteranno a Rieti sia della camera di commercio che dell’azienda speciale, alcune funzione ci sono state corrette ma altre potenziate. Abbiamo avuto collaborazione tra il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti e l’assessore allo Sviluppo economico, Guido Fabiani. Insieme, le camere di commercio di Rieti e Viterbo non raggiungono ancora le 75mila imprese – continua Regnini – e credo davvero che, quanto ottenuto oggi, sia un successo”. Ora si andrà a creare un’entità unica in un’area sostanzialmente omogenea, capace di essere più vicina e sensibile ai bisogni delle imprese e dei lavoratori anche se, per il cambiamento effettivo, ci vorranno almeno 7 mesi, dopo alcuni passaggi obbligati. “Dovrà sorgere un nuovo organo – spiega Regnini – con un Commissario ad acta poi andrà predisposta la norma statutaria, si farà un bando per le associazioni di categoria per essere presenti nel consiglio camerale, e si nominerà il nuovo presidente”. (Ilaria Faraone – Corriere di Rieti) Foto: RietiLife ©