“La movimentazione di macerie può aumentare fino a 1000 volte la concentrazione nell’aria di inquinanti, anche a varie centinaia di metri dalla sorgente. È inevitabile che durante la rimozione delle macerie le abitazioni e la scuola siano esposte a concentrazioni di inquinanti assai più alti dei limiti di legge”.
E’ quanto scrive in una nota il Comitato civico 3e36 di Amatrice (Rieti). “Le polveri sottili e le fibre di amianto – prosegue il Comitato sorto all’indomani del sisma della scorsa estate – possono provocare gravi malattie croniche e sono potenti agenti cancerogeni. A quanto pare le autorità preposte non hanno notato che sia le Sae di Amatrice che quelle delle frazioni, così come la scuola di Villa San Cipriano, sono localizzate in prossimità delle macerie dei vecchi centri abitati. Ma nessuno lo saprà, perché nessuno si sta preoccupando di prevedere un monitoraggio della qualità dell’aria nei siti sensibili. Altrettanto grave – prosegue il Comitato 3e36 -, non è stata mai effettuata a nostra conoscenza una analisi della presenza di amianto, che le macerie possono contenere e liberare in aria. Il Comitato 3e36 chiede al Comune di Amatrice di sollecitare l’Arpa Lazio a installare centraline di monitoraggio per le polveri sottili presso le SAE e la scuola per garantire che i limiti di legge non siano superati durante i lavori di rimozione delle macerie. Chiediamo anche – conclude la nota – che si comunichi alla popolazione come viene e verrà effettuata la rimozione delle macerie”. Foto: RietiLife ©