Nuova sorpresa tra le antiche carte dell’Archivio storico comunale di Casperia. Il ricercatore e musicista Diego Cantalupi, con il determinante supporto di Lorenzo Capanna, ha scoperto una preziosa traccia musicale del compositore leccese Pietro Migali (1635-1715), madrigalista che si guadagnava da vivere come maestro di cappella nel duomo cittadino.
Della sua produzione non ci resta che “Sonate a trè, doi Violini, e Violone, ò Arcileuto, col basso per l’Organo”, opera datata 1696 sulla quale il maestro Làszlò Spezzaferri (1912-1989) pronunciò queste parole: “Subito risalta la notevole maestria contrappuntistica nell’arte del muovere le parti, del creare la forma, del ricercare la varietà degli atteggiamenti, pur mantenendosi nella severità espressiva dell’epoca”.
Esistono soltanto due esemplari delle partiture complete: uno è conservato a Bologna, l’altro a Münster in Germania; ora alcuni frammenti sono apparsi, appunto, a Casperia.
«Le pagine di questa opera – spiega il vicesindaco di Casperia, Marco Cossu – sono legate ad un registro notarile conservato nel nostro archivio storico. Nella rilegatura ci sono una decina di pagine di partiture musicali adattate al formato del volume. Inoltre è presente il frontespizio recante il titolo dell’opera e la dedica “all’illustrissimo signor D. Carlo Marulli”. Siamo orgogliosi di questa nuova scoperta che conferma l’interesse per la storia della musica, dopo la ricerca sui canti liturgici medievali. L’archivio di Casperia è una fonte inesauribile di cultura che attrae ricercatori da ogni dove».
All’opera di Migali è dedicato un disco recentemente uscito insieme all’edizione critica, lavori che hanno portato Diego Cantalupi dalla Lombardia fin nelle pieghe della storia sabina.
Foto: Cossu ©